Lo Stato si disinteressa della educazione dei suoi cittadini
Silvia Sanna, sul quotidiano LA NUOVA SARDEGNA, con un titolo molto eloquente ha detto tutto sulla vicenda dell’uccisione di Manuel: VITE BRUCIATE SENZA PERCHE’.
Non è un caso isolato e i perché dello sviluppo di tanta violenza li conosciamo quasi tutti. E questa crescita è irreversibile come pure è insensato pensare di bloccarla con l’assunzione di altri poliziotti.
Purtroppo le problematiche della Repubblica Italiana sono di natura endemica al pari di un mobile infestato dal tarlo che indebolendone la struttura ne mina la sua stessa esistenza.
La società italica, bisogna prenderne atto, è afflitta da una grave depressione causata dalla perdita della sua identità che si basava su un sistema educativo tutto improntato sui principi derivati dalla millenaria cultura cristiana che mirava alla formazione delle coscienze , continua ricerca di equilibri interiori per trovarsi in sintonia e meritevoli di un mondo ideale convergente dove tutti sono invitati a praticare l’ assioma che dice :”fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”.
Ma anche “la tua libertà finisce nel punto dove inizia quella altrui” è un’altro semplice principio da custodire , proporre , osservare e praticare nella nostra quotidanietà quale limite ai nostri istinti sempre protesi a imporre il nostro punto di vista, il nostro bene a scapito dell’altrui. Concetti inequivocabili da fissare nel cervello come un tassello nel quale appenderci ogni pretesa di superiorità che genera violenza sia fisica che psichica come il bullismo pratica molto diffusa non solo tra i giovani. E’ risaputo che Il discrimine culturale gratuito impera in questa Repubblica Italiana.
E’ risaputo che la confusione morale è totale, conseguenza della distruzione di un sistema basato sul culto di una spiritualità proposta da Gesu di Nazareth le cui idee hanno ispirato milioni di uomini a creare opere di ogni ordine e grado e che oggi rimangano a testimonianza di una civiltà e un progetto che diverso non poteva essere.
D’incontro l’ideologia imperante ispirata a Marx , oggi , nonostante il gran numero di sostenitori, segna il passo. Il materialismo, contrapposto a una spiritualità ritenuta menzognera e “oppio dei popoli”, non regge.
Nonostante i limiti evidenti , uomini di cultura osannati da un’opinione pubblica plaudente, imperversano ancora proponendo i più svariati slogan per una società più moderna dove ha posto la libera droga , il libero aborto, il femminismo becero, l’ apertura delle carceri, l’uomo di genere e guai a chi tocca Caino..
La scuola ormai abbandonata vive alla giornata con insegnanti sbandati e disorientati . Limitati da infinite regole secondo le quali l’alunno può abbaiare in maniera libera, forte e continua e avendone bandito ogni tipo di museruola, adatta a calmarne le intemperanze, non sanno più cosa fare. La parola d’ordine è quella di non usare nessun metodo coercitivo e di lasciare l’adolescente libero di esprimersi attraverso qualsiasi forma espressiva, di far fluttuare la spontaneità e la sfrontatezza anche la più stravagante e antiestetica da vedere ma anche da sentire per cui anche il linguaggio più scurrile è applaudito e viene giudicato come indice di una personalità spiccata con doti esclusive.
Distrutto il valore religioso del matrimonio con lo Stato Italiano primo responsabile che non ha minimamente pensato a proteggere la famiglia lasciata sola in balia di una propaganda e una proposta ideologica capace di offrire altre e più consistenti dosi di felicità. Oggi milioni di bambini sono lasciati soli, abbandonati ai capricci di adulti incapaci di impegnarsi in una unione stabile che contempli la centralità del bene dei figli come valore inestimabile esistenziale ma anche sociale.
Con il via ai crocifissi da ogni dove. Con il via ai presepi e quant’altro possa ricordare un Dio onnipotente reo di frenare il progresso e l’onnipotenza del cervello umano è pure coincisa un’ accelerazione della decadenza di questa povera Italia ostaggio di una classe dirigente confusa capace solo di proporre regole scellerate che relegano la Repubblica Italiana tra i paesi più inaffidabili del pianeta.
In questo clima di totale confusione di valori è fatale il disorientamento dei cittadini adulti che si trovano a gestire situazioni personali complesse come pure i giovani annoiati che cercano di fugare l’ansia e di riempire l’endemica solitudine con atti di incomprensibile quanto gratuita violenza come quella perpretata contro LUCA VARANI , ucciso dagli amici a martellate senza motivo per vedere l’effetto che fà!!???.
Luca come Manuel sono vittime sacrificali innocenti di un sistema indifferente per certi temi sociali. Lo Stato Italiano purtroppo è costantemente occupato da cittadini di dubbio valore morale a cui interessa gestire il potere e rafforzare il partito a cui appartengono.