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Dic 8, 2018 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Per essere amministrati gli elettori continuano ad eleggersi cittadini con segni evidenti di demenza.

Per essere amministrati gli elettori continuano ad eleggersi cittadini con segni evidenti di demenza.

La morte causata o da un ponte che si sbriciola come quello di Genova o dalla strada malamente costruita o da abitazioni in malafede lasciate costruire in località pericolose sono sempre conseguenza di una mentalità radicata complice un regime che da 70 anni subdolamente è al potere, non espressione di un solo uomo, ma di una oligarchia partitica a cui , complice un sottile e complicato sistema legislativo, permette di governare in maniera allegra secondo criteri che nessuno è responsabile.

Una vera calamità,una dannazione, una maledizione che aleggia in tutti i lavori eseguiti per conto della Pubblica amministrazione a cui sistematicamente si rifilano opere scadenti, insicure, pericolose. Come in un rosario , gli organi di informazione , tutti i giorni elencano le innumerevoli manchevolezze di un sistema che non funziona e che però mai cambia.

Anche Ossi vive uno stato di degrado permanente dato da una strada progettualmente pericolosa quanto negligentemente eseguita che , a ogni pioggia, crea innumerevoli incidenti stradali.

E’di ieri l’ultimo disastro mortale avvenuto lungo la strada di “scala di giocca-ossi”.. Un’altra giovane vita spezzata che si aggiunge all’ormai lunghissimo elenco . Non è un incidente avvenuto per fatalità,casualità o uno dei tanti provocato dalla velocità, dalla distrazione o da un sopravvenuto malore. Troppo grande la frequenza di incidenti che supera ogni tipo di statistica. Esagerato e insopportabile il numero di vittime giovani .

Riandando indietro nel tempo Ossi necessitava si di una strada più agevole,scorrevole e anche più sicura, idonea a sostenere un traffico sempre più importante e impegnativo onde consentire ai lavoratori pendolari di raggiungere Sassari.

Ricordo pure che la strada Ossi-Scala di gioca era stata presentata dai politicanti locali come vanto e frutto dell’impareggiabile personale impegno e acutezza. Un bel progetto, una buona occasione di ogni aspirante politico, una buona merce di scambio per avere altri consensi utili per la scalata di altri scranni più importanti del potere posto sicuro per assicurarsi ogni altro tipo di vantaggio specialmente di ordine economico..

Purtroppo la nuova strada ,che doveva avere tutti i requisiti di un percorso agevole e riposante cosi detto a “ scorrimento veloce”, si è rivelata una strada piena di insidie, trappola, un pericolo costante per noi automobilisti. Col passare del tempo è cosi apparsa limpida la dabbenaggine degli ideatori assieme ai costruttori che è tutta li a raccontare un insieme di inadempienze e di brutalità costruttive che vanno dalla mancata eliminazione delle curve a un manto stradale pur esso scadente con una serie di pendenze , in prossimità delle curve , tutte sbagliate che ingannano l’automobilista, e comunque non idonee per assicurare la giusta stabilità dei veicoli . Neanche sono giustificate le tante curve per le quali mi viene il sospetto volutamente lasciate per accontentare e non espropriare terreni di compiacenti amici.

Non si pretendono neanche le pendenze in uso nelle piste ideate per le gare di velocità dei ciclisti . No, ma le curve cosi accentuate sono inammissibili . A mia personale memoria meglio la strada vecchia che nei suoi limiti e difetti era sincera non avendo mai procurato un ben che minimo incidente.

Noi automobilisti, cittadini, almeno, almeno , chiediamo ai signori preposti alla sicurezza che ogni curva sia tarata e installata una cartellonistica che indichi la velocità massima da poter sostenere specialmente in presenza di pioggia. L’attuale cartellonistica non è veritiera. Infatti consiglia di tenere una velocità costante di 50. Il mio asino avrebbe fatto meglio considerando che la strada è stata rifatta per accorciare i tempi di percorrenza. E’ proprio vero che l’Italia non ha bisogno di opere nuove ma di cervelli meno dementi.