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Dic 28, 2019 - Senza categoria    Commenti disabilitati su la strage di pedoni sono frutto della benevolenza delle istituzioni

la strage di pedoni sono frutto della benevolenza delle istituzioni

Due ragazze minorenni, di notte, mentre attraversavano, sono state  travolta da un’auto. E’ avvenuto a Roma in una strada urbana , dritta e larga a tre corsie con senso unico che consente massima visibilità e di tenere anche una velocità oltre i limiti raccomandati.

Una vera tragedia per tutti i protagonisti e che coinvolgono parenti e amici. Una vera calamità. Più di seicento i pedoni che consegnano inconsciamente la loro vita vittime di un triste quanto avverso destino . Un destino spesso patrocinato da noi stessi in quanto noncuranti del pericolo sempre in agguato con cui bisogna imparare a conviverci ma anche a  riconoscerlo onde azionare tutte le difese del caso. .

Fatti penosi, illogici e irrazionali che quando avvengono lascia sbalorditi. Tramortito certamente il giovane di 20 anni che certamente si sentirà incolpevole in quanto responsabile involontario di siffatta strage. Era notte fonda. Pioveva e quindi ancor più la visibilità era scarsa. Erano le quattro e rientrava a casa forse di fretta a 80 l’ora e mai poteva pensare di trovare la strada sbarrata. Una andatura  non eccesiva per una strada a  senso unico 3 corsie. Sembra che un’auto si era fermata per far passare le ragazze. Un fatto all’apparenza positivo ma che invece ha concorso negativamente in quanto quell’auto nascondeva certamente il sopraggiugere  dell’altra auto in sorpasso. Certamente le ragazze sono cadute in questo imbroglio .

Un fatto che mi fa pensare alle tante discussioni intavolate con amici per trovare una soluzione che personalmente ho sempre individuato nella mancanza di attenzione. Sbagliato , sbagliatissimo riporre fiducia negli  altri e in un tutta quella  serie di regole del codice della strada che, seppur valide, mai possono anticipare , premunire  l’imponderabile e  l’imprevedibile errore  di un’auto che perde improvvisamente la capacità di frenare per colpa di una pozzanghera, di un fondo stradale liscio. E perché no del guidatore colto da un malore e da altre situazioni che si possono presentare come ingestibili e non volute dall’automobilista

Molti gli automobilisti che si fermano terrorizzati  al semplice vedere il pedone a bordo del marciapiede.

Purtroppo circolano e si mandano continuamente messaggi che deresponsabilizzano il pedone che in mille maniere lo si vuole tutelato e quasi padrone non solo del marciapiede che è il suo luogo naturale calpestabile e di competenza ma ora  anche della strada.  Cosi che si sentono argomentare  certi concetti secondo cui  se un pedone  viene travolto nelle strisce pedonali , l’assicurazione pagherà caro senza pensare che la vita è una e il disgraziato sinistrato non potrà certamente beneficiare del lauto risarcimento. Si tratta di vere e inaccettabili distorsioni mentali che le Istituzioni non fanno nulla per rimuovere. Cosi capita di vedere pedoni che addirittura sostano tranquillamente  nelle strisce pedonali a controllarsi il telefonino. Attraversano con  lentezza con il cipiglio del padrone senza guardare le auto che sopraggiungono. Uno spettacolo indecente, insopportabile e incivile che ha radici lontane  e che sono conseguenza di provvedimenti legislativi  e di una pubblicità che colloca l’automobilista  nella sfera di chi usa l’auto come un’ arma impropria.

Occorre quindi una coraggiosa inversione di valutazione pretendendo dai pedoni più attenzione nei comportamenti che personalmente ritengo errati e che sono l’anticamera permanente di una strage che continuerà. Evitabile solo invitando, educando, istruendo, costringendo i pedoni ad attraversamenti celeri tenendo sempre e costantemente sott’occhio,  invece che disinteressarsi, i movimenti delle auto in transito.