Feb 28, 2019 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Il danaro , croce e delizia di una Repubblica in caduta libera.

Il danaro , croce e delizia di una Repubblica in caduta libera.

Quanti di noi , uomini, dal cervello evoluto conoscono l’utilità del denaro? Quale la sua funzione? Personalmente, da imprenditore, credo di conoscerne i molti pregi quale indispensabile strumento di scambio.
Quindi niente di male in quanto il denaro è un mezzo necessario, insostituibile che facilita e permette di scambiare, di accedere a una serie di beni di ordine alimentare e non. Che l’uomo lo cerchi e lo possegga fa parte di una esigenza vitale , incontrovertibile, innegabile. Un diritto. Questo è quanto oggi , dopo un percorso di millenni di lotte, gli uomini, sembra abbiano imparato. Non del tutto, non in maniera definitiva in quanto l’uomo è un animale strano, bizzarro, incontentabile, instabile, presuntuoso etc. etc. per cui a livello planetario dobbiamo constatare che il danaro manca sembra, secondo gli studiosi , per effetto di una serie di leggi e dinamiche economiche che meritano altri spazi di analisi. E inoltre penso, dico e affermo che il denaro è si una invenzione grandiosa ma che come tutte le scoperte quando utilizzate impropriamente si ritorcono contro. In maniera devastante quando lo si venera e lo si elegge a unico scopo o obiettivo del nostro affannarci.
Dopo questa breve introduzione mi viene doveroso restringere il campo al nostro amato bel paese dove il danaro circola si in gran quantità ma in maniera anomala e distorta per effetto di una mentalità perversa radicata che considera tale strumento unico motore capace di muovere il mondo. Certamente un teorema che bene si sposa con quella marea di sciocchi quanto presuntuosi teorici economisti di cui il mondo è pieno. Falsi profeti predicatori di una religione basata sulla venerazione del denaro di cui non conoscono neanche le dinamiche di come si produce un utile.
Infatti, perchè tutti i cittadini ne vengano in possesso, è compito primo del potere , dei governi che hanno il dovere di vigilare. E quandanche si verificassero anomalie intervenire con appropriate correzioni in quanto qui in Italia non si fa nulla per evitare le ingiustizie. Anzi le storture dominano accondiscendente il potere ingenerando uno stato di disuguaglianza preoccupante per una democrazia che ha pretese di essere culla del DIRITTO e pure di essere annoverato tra i paesi più civili del pianeta.
Un primato l’Italia lo ha conseguito avendo un organico di giudici e magistrati il più numeroso e ben pagato del pianeta. Vengono indicati come difensori del DIRITTO e dell’UGUAGLIANZA che si battono contro le DISUGUAGLIANZE.
E’ però tabù parlare del Presidente della corte costituzionale con un appannaggio di 58 mila euro al mese contro altri cittadini ugualmente Italiani percettori di 297 euro al mese. Chi sia il disgraziato o i disgraziati che hanno creato tali mostruosità , tu chiedi, nessuno lo sa. Sta il fatto che i percettori di tali emolumenti non hanno mai fatto atto di pentimento né mai hanno manifestato sentimenti di vergogna.
Neanche è dato sapere quale sia il criterio di misura che viene adottato in un paese altamente indebitato prossimo al fallimento.
E’ di poco tempo fa la notizia della condanna di Formigoni uomo proveniente da un settore di cultura privilegiato “Comunione e Liberazione” che del denaro dovrebbe averne un giudizio e una lettura corretta e coerente legata al messaggio cristiano.
Una nuova sconfitta cocente per tutti noi Italiani. Un fatto deplorevole. Uno dei tanti fatti negativi che fanno storia e raccontano un’Italia allo sbando causa una classe dirigente che evidenzia una fragilità diffusa , una formazione di cultura sociale e civica approssimativa ancorata a meccanismi esistenziali moralmente guasti purtroppo ben radicati e difficili da rimuovere.
E’ una situazione allarmante che continua a galleggiare nell’indifferenza di una classe dirigente e di una Pubblica Amministrazione godereccia. Una pubblica amministrazione lontana dall’economia reale delle aziende che producono . Una pubblica amministrazione che, incapace di produrre autocritica , gode di ogni sorta di privilegi liberi di confezionarseli a piacere contravvenendo ogni regola di bilancio.
D’incontro, ahimè, lontano da questo tristo paese che è la Repubblica Italiana, si apprendono altre notizie.
E’ di ieri l’analisi su un piccolo stato , quello Israeliano dove il PIL cresce nell’ordine del 4% e che si distingue per la sua identità granitica considerando ospiti tutti quelli che professano altre religioni.
Un popolo attaccato e vigile delle sue tradizioni da cui trae una vitalità utile a trasformare e rendere fertili anche i terreni desertici.
Non è un caso ma frutto di comportamenti virtuosi e del lavoro di un popolo unito dove il Presidente , per primo, interpreta rigorosamente il ruolo affidatogli adoperandosi , anima e corpo per l’attuazione di un programma ben chiaro e dove diventa scandalo, specialmente per un uomo della pubblica amministrazione, il ricevere un qualsiasi regalo.
Ecco l’attivare l’imitazione, l’ osservare i comportamenti di altre società, innescandone veri e concreti studi comparativi, sarebbe una delle strade da percorrere per salvare questa bella Italia.

Il danaro , croce e delizia di una Repubblica in caduta libera.ultima modifica: 2019-02-28T20:08:55+01:00da giusetilocca44
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