Feb 24, 2021 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Mario Draghi, un uomo che onora la specie umana spendendosi per la collettività

Mario Draghi, un uomo che onora la specie umana spendendosi per la collettività

Il nome Mario è abbastanza diffuso e anche abusato nel senso che si presta  figurativamente ad indicare  un uomo dalle doti particolari. Un nome orecchiabile, simpatico la cui origine  sembra antichissima  di derivazione celtica Mar o latina mas,maris  ad indicare maschio.

Ma anche la Nintendo lo ha adottato per una serie di videogiochi prestigiosi subito amati da un grande pubblico. Un nome quindi che attrae simpatia e a cui si conferisce fiducia.

Il bocconiano Mario Monti non ha portato bene alla vita degli italiani che lo ricordano come uno statista mediocre per dei provvedimenti economici che neanche un contabile capo condomino avrebbe adottato per cercare di porre argine a un debito pubblico in continua crescita causato dalle spese folli per mantenere una burocrazia inetta e inefficiente.

Mario Draghi è un uomo che ispira fiducia. Un uomo che dà l’impressione che abbia capito molto del senso della vita degli uomini qui sul pianeta e di come va quindi organizzato uno Stato, una società. Un uomo essenziale, compassato, silenzioso, concreto, di poche parole in quanto sono le opere che parlano, che valgono. Lo conosciamo Mario Draghi che concluso il suo mandato con la BCE si è accomodato a condurre una vita in serenità come i tanti milioni di uomini in pensione. Qualche volta è stato anche importunato da giornalisti alla ricerca di dichiarazioni e commenti che però ha sempre declinato con un sorriso benevole. Non è come il Mario Monti che facilmente si concede e dispensa con molta faciloneria soluzioni ai tanti ed enormi problemi che assillano questa povera Italia. Mario Draghi, un uomo che lascia fare ma soprattutto sa responsabilizzare  i collaboratori  certamente catechizzati in vista di una impresa improba nell’intento di rialzare il paese Italia da una crisi di identità compromessa da 70 anni di mala gestione e cercare anche di mettere ordine alla disastrosa contabilità di uno Stato sempre nell’orlo del fallimento.  Mario Draghi appare un uomo forte, sicuro . La serenità ostentata sta a dimostrare che tutto non è perduto.

Quali gli interventi necessari? Sig. Colao li ha indicati nel turismo,arte e cultura, pubblica amministrazione alleata dei cittadini e delle imprese, famiglia , scuola, un codice etico per la Pubblica amministrazione, lavoro nero. Tutte banalità costate allo Stato Italiano € 200.000…. 200mila euro sprecate in quanto sono problemi mille volte declamati ma sempre rimasti nel mondo bello che è quello delle idee.  Di mezzo ci sono gli uomini intenti a contemplare altre idee  sempre nefaste al bene comune. Platone a gratis 2600 anni si si era affannato , aveva speso la sua vita ,inutilmente, a  proporre suggerimenti ai potenti di allora. Oggi, nulla è cambiato perchè si esercita e si impone il potere che è una mera proiezione dell’avidità dell’uomo sempre con le stesse modalità. Se non si cambia il cervello degli uomini diventa quindi impossibile riformare un bel niente della pubblica amministrazione la quale come un tarlo è li, immodificabile a cui si è dato il POTERE di strapazzare noi cittadini a piacimento secondo leggi e disposizioni lesive le libertà fondamentali.

Cercando di rifuggire da ragionamenti astratti , compito  che i filosofi assolvono in maniera egregia, mi piace quindi suggerire a Mario Draghi alcuni spunti concreti di come riformare in maniera semplice alcuni aspetti della vita  dello Stato Italiano rendendolo più vero , credibile, vivibile e vicino ai cittadini.

1)  Gli Italiani sono portati al TRADIMENTO! Perchè? Forse da imputare alla religione cattolica che prevede  il PERDONO  tramite l’atto della confessione.?

Oppure sono le leggi  dello Stato Italiano che non distingue il bene dal male diventando succube del potere dei SINDACATI e di IDEOLOGIE che sono la risultante di tanti piccoli e megalomani  cervelli  che hanno occhi solo per guardare per terra?

E’ indubbio che la società italiana è una grande ammalata per causa di una educazione lassista conseguenza degli interessi  dei partiti pronti ad appoggiare ogni deviazione e ogni  tendenza negativa di parte della società pur di conseguire il consenso elettorale. Per cui concedere diritti a mai chiedere doveri ( la cui pratica  è delegata alle imprese) rendono il Paese Italia una delle nazioni più inaffidabili e incivili del mondo consumistico.

Il modello sociale Italia è ispirato e improntato al racconto di Carlo Collodi , grande scrittore e soprattutto Pedagogo quanto Psicologo che , col suo personaggio PINOCCHIO, ha voluto inviare un messaggio chiaro quanto universale rimarcando le debolezze  connaturate alla specie umana. Ecco noi Italiani siamo tanti Pinocchi; la fotografia di questo simpatico protagonista attirato da un mondo fantastico fatto di permanente goduria,  dove non c’è posto all’impegno nè tanto meno al lavoro.

Purtroppo il Paese Italia è una Repubblica la cui Costituzione contempla una serie di indicazioni virtuose ma nel concreto completamente disattese. La Repubblica infatti non favorisce il lavoro, nè promuove nè premia la libera iniziativa e le attività imprenditoriali se non secondo criteri contradditori attraverso leggi che sono la netta negazione dei quei principi di libertà a riconoscere a ogni uomo l’aspirazione a differenziarsi e ad elevarsi culturalmente sempre nel rispetto del benessere della collettività..

Tutto è stravolto qui in Italia per cui il truffatore, l’imbroglione è libero di sopraffare  ogni accordo. La disonestà è una pratica che lo Stato favorisce attraverso le sue inadempienze consentendo ogni sorta di ruberie e di atti violenti perpetrati contro la proprietà privata.

I protagonisti di piccoli furti, spaccio di droga non vengono puniti come pure le violenze verbali e minacce anche quando segnalate non vengono prese in considerazione. Sono questi tutti piccoli fatti che non dovrebbero passare inosservati e anzi dovrebbero essere considerati come un punto di partenza per mettere ordine, sintomi di un malessere da non trascurare, da bloccare affinchè non sfoci in altre patologie sociali più gravi. Necessita quindi una maggiore presenza dello Stato che richiami tutti i cittadini a comportamenti idonei e utili nell’interesse di tutta la comunità.

2)Promuovere il sentimento della LEALTA’ è fondamentale. Per assimilare e seminare tale idea comportamentale richiedono piccoli accorgimenti e che vede per primo lo Stato primo attore nel darne l’esempio con azioni improntate al rispetto dei cittadini meritevoli di fiducia. Compito dello Stato è quindi , non quello di assoldare cittadini per farne degli aguzzini pronti a sopprimere e imporre disposizioni utili a importunare cittadini pacifici e irreprensibili.

I TUTORI DELL’ ORDINE è si un corpo necessario e i cittadini lo vogliono in quanto lo sentono come una garanzia per la propria sicurezza. Tutte queste aspettative invece , qui in Italia, vengono vanificate  da contrordini e limitazioni che sono un freno  dando a pochi cittadini malintenzionati il potere di   condizionare la vita di molti.

Perseguire i malintenzionati è quindi un compito prioritario. Concentrarsi su aspetti che sembrano marginali darebbero a tutta la comunità un messaggio di positività e di tutela.

Intervenire in maniera energica e semplice è un requisito necessario. Delocalizzare i compiti  con la potestà di giudizio su controversie chiare diventa necessità onde alleggerire i Tribunali . Delegare quindi il comandante di  una stazione di pubblica sicurezza a procedere nei confronti di commercianti insolventi richiedendone la restituzione delle merci avrebbe una ricaduta salutare. Come pure intervenire sugli occupanti abusivi di case o sui morosi che rifiutano di pagare l’affitto di bar. Ma anche i tutori dell’ordine dovrebbero essere investiti del compito di PREVENZIONE raccogliendo ogni comportamento violento sia verbale che fisico. Sono all’ordine del giorno le intemperanze verbali rivolte a automobilisti che si rendono responsabili di veniali infrazioni. Ma pure si nota con quanta faciloneria si dicano frasi come FIGLIO DI BAGASSA. Un apostrofo qualche volta usato in maniera dispregiativa per sottolineare presumibili storie non edificanti  di una mamma.

3)Affinare il cervello di molti lavoratori pubblici con corsi  specifici perchè svolgano il loro compito in maniera leale, semplificato specialmente nei confronti di noi utenti è una priorità invece di essere costretti   a perdere tempo e sprecare energie nel  recarci negli uffici per pratiche di poco valore. Troppi gli scansafatica cronici  che non consegnando le raccomandate costringono noi cittadini a recarci nel loro sportello con tutta una serie di documenti(carta identità del delegante e del delegato + delega al commesso per espletare ogni banale operazione), Si tratta di comunicazioni giudiziarie, non si tratta di ritirare un tesoro, non sono danari o altro di valore; ebbene anche in questa occasione vieni liquidato in quanto la delega casareccia non è scritta come il modulo predisposto da POSTE ITALIANA che richiede uguali gli stessi dati e dichiarazione. Tutto questo vai e vieni per colpa di un disgraziato impiegato ,lautamente pagato,  che non ha fatto il suo dovere. (In data odierna 25/03/2021ore 13.24 è stato effettuato il tentativo di notificare l’atto in oggetto. FALSO in quanto il titolare a cui è indirizzata la posta svolge un orario continuato dalle 09 alle 18.00–Chi ne risponde?)

4) Ed ecco il problema dei problemi, Il PRINCIPE dei problemi  che maggiormente rende ridicolo questo paese al pari del gran numero di società criminali che indisturbate operano senza controllo… Si permette al DIPENDENTE di denunciare il proprio datore di lavoro dopo 5-10-15-20-30 anni rivendicando DIRITTI, innescando una persecuzione vera e propria fatta di convocazioni presso i tribunali con diecine di audizioni di testimoni. Il datore di lavoro è esposto a essere massacrato per una denuncia di un dipendente. Lo stato concede al lavoratore infedele, spesso fisicamente limitato a svolgere il lavoro, la potestà di distruggere un’azienda. Quanti gli imprenditori chiudono anche due occhi sulle manchevolezze del lavoratore? E’ una questione di compensazione che lo STATO non tiene conto l’ordine è quello di proteggere il lavoratore anche se ladro.  Ora si sa che in Italia sono in vigore diecine di  contratti di lavoro. Una foresta dove i datori di lavoro più potenti trovano le coperture più idonee per difendersi da una legislazione intricata appositamente creata per far sorgere contrasti a non finire onde giustificare l’inutilità di uffici e impiegati con mansioni di controllori.

A questo gran can can si uniscono i tanti sindacati col compito di difendere le categorie di lavoratori. E’ comunque indubbio che un organo di controllo sia necessario, sia INDISPENSABILE. Certamente non con i criteri vigenti in questa Italia dove abbondano i nullafacenti,  stipendiati a vita a scapito delle poche imprese , sempre a rischio di fallimento, col compito, ironia della sorte, di mantenere i burocrati fannulloni. E’ una delle tante piaghe insanabili, ferite cancrenizzate.

Fatta questa brevissima parentesi ribadisco il concetto di partenza affermando che lo Stato con la sua complicata e irragionevole legislazione ha creato un popolo di TRADITORI. Già la nostra storia ci regala questo epiteto dato dai  tanti cambiamenti di campo, di alleanze e che ci ha visto sempre salire sul carro del vincitore. Un popolo quindi perpetuamente alla ricerca di una identità. Un popolo debole ,senza carattere , senza principi se non quelli sbandierati nella Costituzione  che è solo un bel libretto delle buone intenzioni, ma mai attuati se non in maniera clientelare per accontentare l’orientamento ideologico di una determinata forza al potere. Un sistema quindi perverso che vede molte categorie protette con molti cittadini abituati, EDUCATI ad avere solo DIRITTI  nulla contraccambiando con DOVERI. E’ il naturale sbocco di una mentalità, della creazione di uno STATO ASSISTENZIALE  che di conseguenza ha FORMATO una classe dirigente e lavorativa prettamente INEFFICIENTE  votata all’improvvisazione  e nel contempo sempre attenta e vigile nel rivendicare DIRITTI come quello del lavoro e della busta paga a vita.

Lungo gli anni si è radicata una mentalità prettamente SCROCCONA, pretenziosa all’inverosimile . Si è creato un forte mondo corporativo  ben solido e incapace di elasticità ,di elaborare altri scenari e pensare altri equilibri e che si contrappone al mondo delle imprese attente e premuroso a soddisfare le esigenze del consumatore.

Una piccola impresa non è un pozzo senza fondo a cui lo Stato elargisce danaro per compensare eventuali perdite. Lo fa solo con ALITALIA , con FIAT ieri, con ILVA etc.etc. Le piccole imprese hanno invece un solo dovere , quello di contribuire e nel momento che non lo fanno devono solo chiudere. Non hanno altra via, neanche quella di contrattare eventuali strategie di riduzione di spese date dal personale e dall’obbligo di versare i contributi . Il Sig. Landini , che si spaccia per paladino del lavoro è solo un grande urlatore. Un impostore a cui si da troppo spazio per illustrare scenari irreali di lavoro e di gettare discredito sul mondo delle imprese e del lavoro autonomo. Il solito ritornello di chi più grida pretendendo senza dare nessuna soluzione concreta. Ormai i parolai , qui in Italia abbondano. Un esercito numeroso, tutti preparati a recitare concetti idilliaci. Dei veri illusionisti che meriterebbero un calcio in culo e invitati a fare impresa onde creare lavoro. Non se ne può più di tanti parassiti purtroppo lautamente compensati. E’ la caratteristica moltitudine di FURBI che tanto abbondano in questo disgraziato paese.

L’argomento è vasto e comunque non si può pretendere che un’impresa privata sia obbligata a non licenziare. Sono pretese DEMENZIALI lasciate gridare da un sistema governativo incapace di propagandare LA VERITA’.. Una offesa al buon senso

L’Italia vive un contrasto insanabile di due mentalità, di due mondi contrapposti  che vede il lavoro dipendente impegnato in continue richieste al rialzo costituito da una una mentalità parassitaria che  tutto vuole e ottiene diversamente dal mondo delle imprese, di quel mondo  globalizzato regolato dal solo principio del libero mercato che si chiama  CONCORRENZA.

E’ quindi grande la CONFUSIONE che regna in questa Povera Italia che come al solito non riesce  a schierarsi su un fronte e portare avanti un programma. E disorientata continua a creare cittadini TRADITORI del tutti contro tutti.

Infinito è il numero delle piccole attività rovinate dai dipendenti che , rimangiandosi di ogni promessa , di ogni accordo verbale, non si sono fatti scrupolo di denunciare il proprio datore di lavoro che ingenuamente li aveva assunti per amicizia, o perchè impietositi da situazioni incresciose.

E dai fammi lavorare mio figlio, è sempre senza lavoro, non ne trova, è stato licenziato. Guarda mi faresti un piacere, non voglio vederlo in casa, annoiato, disperato senza fare nulla. Si sta ammalando.  Gli dai quello che puoi in attesa di trovare un’ altra sistemazione. Piccole attività che necessitavano di una presenza lavorativa non continuativa, magari per sostituire per qualche ora la presenza del titolare in negozio.

L’esperienza ci racconta anche di datori di lavoro che hanno favorito donne desiderose di  concepire un figlio . Concepire un figlio  si sa,spesso, è un’ una impresa che richiede  sostegno  e tanta comprensione per i numerosi inconvenienti di natura fisica. Intraprendere la strada della fecondazione assistita, per una donna, comporta impegno, tanto sacrificio. Una tal donna va incontro a cali di attenzione, di forza fisica, ma anche a malesseri causati dalle medicine . Ora si sa che una piccola azienda commerciale ha anche dei doveri primari verso la sua clientela che esige essere rifornita in maniera tempestiva. E anche se è crudele dirlo , al cliente interessa solo essere servito secondo i criteri in uso. Per una piccola azienda la situazione creata dalla dipendente, concentrata nella ricerca della giusta maternità, ha quindi modificato molti equilibri che per l’appunto comportava un rallentamento del lavoro, però, sopperito dal maggior impegno dei titolari che comunque non si sentivano infastiditi in quanto in qualche maniera volevano  concorrere alla buona riuscita del programma maternità.   E anche dopo il concepimento , si sono aggiunte tante altre problematiche che richiedevano assenze dal lavoro improvvise e continue interruzioni di lavoro per comunicare con la mamma per avere notizie sullo stato di salute della figlia. Un tram tram durato anni e che penalizzava oltremodo la ditta che impossibilitata a continuare a sostenere una tale situazione e la cui normalizzazione appariva sempre di più lontana è apparso normale procedere al licenziamento proposto amichevolmente e benevolmente. Si sa però che noi , specie umana, abbiamo la memoria corta e dimentica del bene fatto  la dipendente, trattata come una parente amica,  in compenso ha ricambiato denunciando  all’ufficio del lavoro che naturalmente non ha ascoltato , nè tenuto conto delle motivazioni , procedendo a punire la ditta che per 10 anni aveva  sostenuto  una donna che , a onor della verità e non per discriminare, quando si spostava più che eseguire l’atto del camminare si  trascinava.

Lo Stato non ascolta le istanze dell’impresa. Lo Stato Italiano non tiene conto delle necessità delle PICCOLE imprese. Lo Stato Italiano non aiuta le PICCOLE imprese. Lo Stato Italiano favorisce il TRADIMENTO. Lo Stato Italiano educa i cittadini a essere TRADITORI.

Non se ne può più. Il lavoratore , capace  di INTENDERE e di VOLERE, non è obbligato ad accettare un lavoro. In una società democratica, dove vige e si pratica la libertà ogni cittadino deve disporre , in autonomia,  del proprio operato.  Se un lavoratore ritiene che un datore di lavoro non soddisfa le sue esigenze è libero di andare via e cercare altro. Nessuno lo obbliga. Il lavoratore ha invece un OBBLIGO MORALE, : di abbandonare il lavoro se non adatto alle sue esigenze. PRETENDERE  è invece  una parola da bandire e relegarla come FUORI LEGE.  E’ spregevole far finta di eseguire un lavoro controvoglia o in condizioni di sfruttamento o di schiavitù. Si   DENUNCIANO i malavitosi, gli estorsori, i violenti, quelli che abusano degli incapaci , i truffatori, i ladri, i nullafacenti, gli spacciatori, i venditori abusivi, i parlamentari che pur avendo tante risorse  regalate (vedi la storia della BOLDRINI paladina dei lavoratori)   si permettono di non pagare il TFR al dipendente.

Un LAVORATORE AUTONOMO  merita solo rispetto in quanto , dolente o nolente,  è sempre un protagonista ATTIVO dell’economia di uno Stato. Prima di procedere , indagarlo e indicarlo al pari di un malfattore , i signori delegati ai controlli, dovrebbero contare almeno fino a tre perchè un cittadino , capace di svolgere una mansione per proprio conto, è solo da premiare, da motivare, da incentivare, da assegnargli compiti di dirigenza. Distruggere un datore di lavoro è un CRIMINE gratuito permesso e in uso solo in questa povera e trista Italia dove imperversano predicatori e  rivendicatori di strani DIRITTI  pagati per seminare odio e divisioni.

5) EDUCARE,EDUCARE alla verità. Cosa significa se non far chiarezza su tanti aspetti comportamentali giornalieri che andiamo ad esibire e che spesso  concorrono solo ad avvelenare i rapporti tra noi cittadini. Sono piccole cose che però meritano essere pensate e messe in pratica perchè entrino definitivamente a far parte del  DNA comportamentale di ognuno di noi.

Il pedone ha sempre ragione? Quante discussioni prolisse su questo argomento  che confondono tanti, troppi  cittadini e che la cattiva informazione ha portato solo all’aumento di incidenti anche mortali. La cattiva informazione divulgata dai cosiddetti esperti ha contribuito ad abbassare l’attenzione e la prudenza che ogni pedone dovrebbe essere allenato e obbligato ad adottare quando si attraversa una qualsiasi strada. Lo stesso codice della strada, fermo restando la precedenza che si riserva al pedone, raccomanda che l’attraversamento di una strada munita di  strisce pedonali deve avvenire in maniera celere. Ma anche dice, nelle strade a doppio senso di marcia, di iniziare l’attraversamento guardando prima a sinistra e a metà strada a destra.  Una raccomandazione ovvia e necessaria utile a evitare ogni incidente.  Tutti siamo pedoni e contemporaneamente automobilisti. Non dovrebbe quindi comportare un grande sforzo mentale acquisire un atteggiamento prudenziale permanente che consideri il fattore  distrazione un evento verificabile. Ma anche un pedone intelligente dovrebbe essere sempre solidale con l’automobilista e trovare il momento giusto per attraversare cosi da permettere all’automobilista di evitare frenate improvvise che comportano consumo inutile di freni , di gomme, di carburante che contribuiscono a inquinare.

Osservare i pedoni attraversare con calma, senza guardare sfidando, qualche volta col telefonino fa rabbrividire. Ma anche fa rabbia constatare che tali comportamenti  sono frutto di un PLAGIO MEDIATICO. Pedoni come robot. Una striscia pedonale diventa proprio territorio, esclusivo. Evidente l’incapacità di molti di ragionare. Il pericolo nei passaggi pedonali non esiste più. E’ diventato un’isola felice e perchè no anche sostarci. Le strisce pedonali sono state fatte diventare  come uno spazio sacro. Nel momento dell’attraversamento non c’è posto per la tolleranza bensi al  pedone è stato inculcato che tale spazio  non deve essere calpestato da automobili. Un diritto che diventa prepotenza . Una rivendicazione pericolosa a danno dell’ automobilista sempre soggetto all’errore. Evidente quindi l’imprudenza del pedone  che attraversa senza guardare. Una vera incoscienza come di chi si affida alla fortuna competendo nel gioco d’azzardo della roulette russa.

6) E’ concepibile che un locatario di un bar si rifiuti di pagare l’affitto al proprietario e questi poi  è obbligato a rivolgersi a un legale per  mandare via l’affittuario!!!? Non solo ma il locatario deve pagare le tasse sui mancati incassi. E anche il locatario insolvente può utilizzare il bar per sei anni!!!!? Fatti inenarrabili. Evidenti truffe permesse dallo Stato Italiano non si capisce secondo quale logica del DIRITTO.

Per i cittadini pacifici sono importanti, importantissime. Fa parte di un gioco che tutti dobbiamo rispettare. Se uno bara. Se un giocatore  fa falli in continuazione l’arbitro ha l’obbligo di allontanarlo dal gioco. La cosa è lampante, semplice. Non si capisce perchè questo Stato Italiano di merda si ostina a mantenere i truffatori nel campo di gioco.

7) Però lo Stato di merda è pretenzioso, pretende solo  dai cittadini pacifici con cittadinanza italiana, Il cinese, per esempio, fa lavorare il dipendente 8 ore  pagando contributi per 4 ore!!!? Cose risapute che fanno diventare l’aria irrespirabile e contribuiscono nella crescita di disagio nei cittadini ma anche fa nascere sentimenti vergognosi come quello dell’odio e dell’avversità verso lo straniero insopportabilmente favorito. Tutto tace. Nessuno ne parla. Non ha importanza. Oltre a creare malumori e insofferenza è lampante  lo spadroneggiamento  di questa piccola comunità che sempre più diventa numerosa grazie all’assenza di controlli riservati a noi Italiani. Il territorio italiano ormai è diventata una colonia della grande madrepatria CINA dove si può svolgere ogni attività  commerciali ma anche produttive secondo regole in uso nel territorio cinese con ricadute devastanti per le aziende italiane obbligate a confrontarsi con una concorrenza sleale.

Ieri lo si permetteva e lo si permette agli immigrati di colore. Il territorio Italiano non è più SOVRANO. A chicchessia è permesso tutto anche di tenere i negozi oltre gli orari purchè non sia cittadino italiano.

8) Qui in Italia, come vengono assolte le mansioni di controllo affidate ai corpi di vigilanza?

Ecco anche questo è un capitolo dolente che fa soffrire il cittadino che non sente più  gli organi militari di polizia  come un corpo capace di salvaguardare la sua integrità sia fisica che dei suoi beni. Da considerare che tale sensazione di insicurezza è favorita, non tanto dall’inefficienza di carabinieri o di polizia, quanto da una legislazione che ne limita il campo di azione.

I vigilanti arrestano il malfattore che  la legge  tutela, non si capisce secondo quali giustificazioni, rimettendolo subito in circolazione pronto e vaccinato per commettere altri crimini. Un procedimento stressante , contradditorio, capace di demotivare chi ha il compito di controllo.

Un motivo ci sarebbe che è quello che i malavitosi essendo nullatenenti , lo stato non ne ricava nulla. Quindi è meglio lasciare che se la sbrighino i cittadini che, in balia della prepotenza e della violenza  , sempre di più , evitano di uscire di casa di notte. Un bello spettacolo  che ricorda il coprifuoco imposto per motivi di guerra. E’ sconfortante constatare che nei paesi democratici la gente sia meno sicura per rispetto dei malavitosi. Non conviene neanche arrestarli in quanto lo stato dovrebbe ospitarli in locali che più di prigioni sono degli alberghi  dove godono di una infinità di servizi negati a tanti italiani pacifici. Effetto di una propaganda e dell’interessamento di associazioni certamente finanziate dagli stessi malavitosi liberi di offendere e maltrattare le povere guardie ormai svestite di ogni autorità.

Sono tutti aspetti strani, illogici, controllabili usando un pò di coerenza osservando la regola che dice “non fare agli altri ciò che non vorresti sia fatto a te.” Regole di convivenza banali , facili da rispettare, ma quando non praticate, capaci di avvelenare l’ambiente. Tutti sappiamo della  regola  che dice che la mia libertà finisce dove inizia quella altrui. Non una regola imposta, bensi un PRINCIPIO  che non necessita spiegazioni perchè innato in ogni cervello umano. Un concetto chiaro , un monito banale quanto sufficiente per regolare ogni vita in comune. E invece migliaia  sono le leggi che disconoscono tale principio svuotandolo con mille e uno ATTENUANTI.

E’ tutto un PANEDONIO  determinato dall’attività frenetica di una classe dirigente inetta e senza cultura  che, invece di amministrare e garantire regole vicine a quelle dispensate gratuitamente dalla NATURA , hanno pensato di differenziare inventando regole di convivenza peggiorative in linea di un progresso dissennato fatto di accumulo del dio denaro , unico dio, capace di dare felicità. Oggi si distrugge un albero per monetizzarlo e nasconderne il ricavato sotto il materasso. Quanti i COGLIONI che pensano buona questa dinamica!!?  Tanti,troppi. E cosi ,quanti gli IDIOTI che vogliono convincerci che l’uomo è un prodotto culturale e non naturale? Per cui  far diventare l’uomo donna e  la donna uomo diventa  NORMALITA’. Ma anche l’assassino di bambini e di donne indifese, secondo i TANTI idioti,  non meritano il carcere a vita o la morte. Ma no, deve essere rieducato e rimesso in libertà alla faccia di chi ha subito l’orrenda offesa.

Per organizzare una collettività e farla vivere senza dolore non è facile. Ma neanche impossibile se ci si impegna con giudizio. Il segreto è vivere in maniera semplice , in maniera naturale evitando le complicazioni rispettando la libertà di ogni individuo e castigando inesorabilmente  i caini. GUAI chi tocca gli ABELE. E invece contro ogni logica , tanti sono liberi di gridare GUAI chi tocca CAINO. COGLIONI.!!!!!!!!!!!!!!!!!!!  Scusate, ma l’indignazione è tanta e mi diventa irrefrenabile non sdegnarmi. Dover sentire certi proclami che difendono certi criminali capaci di compiere stragi per poi esserne, bellamente. perdonati mi crea nausea. Bisogna redimere questa umanità ipocrita premurosa di tenere in vita certi  criminali. Quale l’utilità per la collettività? Nessuno è indispensabile. La vita continua anche senza criminali. GIUSTIZIARLI vuol dire DARE la possibilità agli UOMINI PACIFICI di poter godere un tempo di vita, fatto di arte, di cultura, di colori, di amore, di gustare, di pensare, di guardare , di meravigliarsi, di piangere e di ridere, di gioire e di soffrire, che solo madre natura ha la potestà di togliere.  E NESSUN ALTRO.

9) Nel punto 8 sono andato oltre  le mie intenzioni  di proporre , di introdurre PICCOLE CORREZIONI utili per ottenere uno Stato  all’insegna dell’ORDINE  in cui ogni cittadino , veramente, si riconosca  tutelato nelle sue iniziative. Lo Stato ha senso se si fa garante

presiedendo al gioco con regole certe utili a indirizzare il cittadino a compiere atti virtuosi nel bene della collettività. Si sa che lo Stato è un corpo  composto di cittadini. Si sa pure che l’esigenza dei cittadini è quella di avere un capo capace di amministrare con saggezza e ricomporre eventuali controversie. E’ una combinazione necessaria che porta a investire un cittadino o  un gruppo di cittadini di un esercizio decisionale finalizzato al bene comune. Come 1+1 fa due. Cosi pure ,delegare + decidere è uguale a  POTERE.  Non è una formula matematica ma è comunque una semplice combinazione: necessità di una collettività che  affida la gestione della Polis a un gruppo ristretto di  cittadini selezionati e quindi  ritenuti idonei a mantenere l’equilibrio dentro  una comunità: ad allontanare prima o risolvere poi eventuali discordie tra cittadini. Ecco che definito e individuato il ruolo dell’esercizio del POTERE  non  dovrebbe essere difficile, per noi uomini pensanti, arrivare a una conclusione. E allora diventa chiaro che ogni cittadino investito di POTERE  ha l’obbligo di mirare a una convivenza condivisa che implica una convergenza di interessi tra controllore e controllato. Esercitare il POTERE e condividere il POTERE sono due sinergie che non necessariamente debbono confliggere bensì hanno l’obbligo di incontrarsi.

Un esempio ne è la gestione della Pandemia da covid 19. Una malattia che sta flagellando gli esseri umani. Cosa ha fatto e cosa fa il POTERE per allontanare questo flagello? Quasi nulla. Il POTERE sa solo inventarsi misure restrittive e ancor più PUNITIVE pretendendo dai cittadini di rinchiudersi in casa. Quali le manchevolezze del POTERE? Sono tante ma principalmente il POTERE non ha mai pensato di effettuare studi seri di come si propaga la malattia. Sbrigativamente ha chiuso tutti gli esercizi ,specialmente bar,ristoranti, alberghi,palestre, teatri, sale da ballo. Per brevità dico che sono stati provvedimenti dettati dalla paura, dall’improvvisazione.  E’ mancata tutta una serie di iniziative indirizzate a capire in quali  condizioni il virus si propaga. Non uno studio, non un esperimento. La parola d’ordine è ancora tutti dentro casa. La semplice parola ESCLUSIONE ,probabilmente, i politici e i virologi non la conoscono. Andare a ritroso escludendo i fattori di rischio è un semplice processo che si usa quando una diagnosi ha dato risultati incerti.

Partiamo, il covid 19 è assodato che è inesorabilmente  infettivo. Che si propaga in condizioni ravvicinate per cui la raccomandazione è mantenere la distanza , minimo, di un metro. In luoghi chiusi vestire la mascherina. Queste le raccomandazioni che sono diventate imposizioni che pure ci stanno. Questi i dati concreti, inconfutabili. Tutti d’accordo. Bene, ma il POTERE  perchè ci ha rinchiuso in casa proibendo addirittura di recarci nella nostra campagna anche se da solo? Dove sta il pericolo di contagio  di un cittadino che da solo , alle 11 di notte, si sta recando nel suo capannone per staccare un muletto  in carica? Fatti stupidi per il quale il POTERE emette sanzioni di € 400. Una sopraffazione insopportabile  quanto incomprensibile. Dovere del POTERE era invece quello di mantenere tutti gli esercizi sempre aperti  ma ridurne la frequenza. Controllare capillarmente i luoghi più a rischio  con personale reperito dalle caserme piene di militari di leva annoiati ma anche sarebbe stato utile coinvolgere la marea di volontari che sono sempre i più motivati e sensibili quando si tratta di concorrere al bene comune. Vie, piazze, , scuole, metropolitane, ristoranti e altri luoghi suscettibili di creare assembramenti sarebbero dovuti essere sottoposti a ferrei controlli per disperderne l’eventuale affollamento. Purtroppo non si è fatto nulla di tutto questo. Forse era troppo facile!!

Il POTERE è un concetto che diventa aspetto della vita dei cittadini con cui tutti i giorni si confronta. E’ sinonimo di autorità. E nel linguaggio spregevole , il POTERE, assume le sembianze della  imposizione ma anche dell’oppressione, della prevaricazione, della prepotenza.  Spesso si scontra e la fa a pugni con la LIBERTA’.

Le controversie sul come viene usato il POTERE sono infinite e insanabili. Indubbio l’impotenza dell’uomo di conciliarne il termine con le sue aspettative quasi sempre in contrasto di chi esercita la funzione del POTERE. Semplicemente c’è una permanente incomprensione tra  chi è delegato ad applicarlo e chi lo subisce. Allargando l’orizzonte Il POTERE  prende anche le sembianze della  BUROCRAZIA  che si contrappone a un altro VALORE indispensabile di cui è composta la società che è il Lavoratore autonomo.

Volendo forzare dico che una società può reggersi senza la BUROCRAZIA e non l’incontrario. Il POTERE uguale  BUROCRAZIA  è un corpo che esiste in funzione di un sistema che produce, che lavora. Il POTERE, la BUROCRAZIA  vuole amministrare i beni di chi lavora e suda. POTERE , BUROCRAZIA veri parassiti al pari delle SANGUISUGA che vivono a scapito di un altro corpo. Un corpo che vivrebbe bene senza le sanguisughe.

E’ un peccato che questa bella Italia, paradiso di enormi ricchezze naturali , architettoniche, artistiche: maestra nella cultura del diritto , forziere della predicazione del Cristo non sia riuscita , neanche nel suo territorio, a difenderne nè a  conservarne  i valori e che invece ha disperso e sostituito con altri modelli e decadenti aspettative di vita  diffuse da falsi quanto idioti profeti del progresso.

Sig. Draghi, fratello nella pace, Le auguro un buon lavoro nella speranza di riportare questo Bel Paese a riappropriarsi  della sua identità o almeno almeno di restaurare un pò di calma e ridare a noi cittadini PACIFICI un pò di serenità svincolandoci dalla invadenza giornaliera dei tanti ignoranti controllori sempre pronti a presentarci il cartellino rosso e che hanno la pretesa di  insegnarci come comportarci.

 

 

 

 

 

 

 

Feb 12, 2021 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Cacciari un intellettuale solubile

Cacciari un intellettuale solubile

Le trasmissioni sulla politica impazzano. Dominano e calamitano l’interesse degli Italiani. Ancor di più oggi, in tempo di pandemia,  tutte le sere ci sintonizziamo con la TV per sentire lo stato  siamo tutti sintonizzati vogliosi di capire se la malattia si riuscirà a debellarla.In questo stato di confusione e di paura c’è un’altra faccia

in lavorazione

Ago 23, 2020 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Ci dicono che i Parlamentari si adoperano e si sacrificano per il bene comune.!!??

Ci dicono che i Parlamentari si adoperano e si sacrificano per il bene comune.!!??

E ci risiamo col Partito Radicale a cui viene riservato sempre uno spazio dai media per far conoscere le loro idee che purtroppo hanno una ricaduta tremendamente nefasta sulla vita concreta degli Italiani.

Questa volta è Emma Bonino che lancia un messaggio contro la riduzione dei Parlamentari. Si sa che questa donna ha vissuto di politica. Non ha mai dato un centesimo.  Si sa che la politica,qui in Italia, quanto inutile è dannosa. E’ uno strumento si dice necessario per gestire democraticamente le ENTRATE e le SPESE di uno Stato.

Certamente una società, uno stato necessita di essere gestito. Per  tale compito non sono , però, necessari 630 deputati e 315 senatori+ 5 . O  Emma Bonino , gli Italiani capiscono mentre tu ti ostini  a prenderli per i fondelli. Il tuo impegno è una offesa per tutti noi ben sapendo che la Germania, nazione più ricca e con più abitanti ne ha 709 e la Gran Bretagna circa 650. Cosa ancora più importante gestiscono bene i soldi delle tasse. E importante non si vantano di essere dei super uomini unti dal Signore per fare politica. Si ritengono umili e veramente interpretano la volontà del popolo.Quindi anche i numeri danno torto a questa Italia sperperona che continua a mantenere e pagare Parlamentari al di là di ogni buon senso. O Emma sai tu quanti sono i poveri in Italia? E tu cosa mai hai fatto per loro? Ti ritieni persona capace e allora ritorna tra di noi e lavora, dai lavoro e contribuisci fattivamente creando UTILI e versando tasse vere e non astratte.

O Emma Bonino certamente hai un bel gruzzolo in banca. Non sono danari meritati , frutto del lavoro. Sono soldi derivati dal lavoro parassitario di parlamentare che passa ore e ore, oziando quando è presente nei locali del potere. Un obolo , una paga senza riscontro, inventata da  un sistema quasi criminale .

Ora hai una certa età.Sei boccheggiante. Che te ne fai, hai ottanta anni prossima al trapasso. Non ci pensi? Strano che almeno A FINE VITA non ti vengano gli scrupoli. Negli anni hai forse fatto l’abitudine?Il tuo cervello si è convinto che tu sia INDISPENSABILE? E confessa la tua ipocresia, la tua inutile vita incapace di ubbidire a quell’ordine naturale di contraccambiare dando una vita tale e quale come l’hai ricevuta. Tu dici NO? Emma sei un essere ingrato e spregevole. Certamente il Creatore si sarà amaramente pentito di averti fatto nascere in quanto tu sei stata demoniaca sopprimendo una vita che certamente era destinato a operare grandi cose per l’umanità. Cosi facendo, tu stupida e vanitosa donna ti sei opposta a un progetto.

Emma Bonino non sei certamente il verbo che gli Italiani aspettano per far diventare normale questa bella Italia da  te e compagni ininterrottamente dilapidata.

No Emma Bonino, l’Italia non necessita di molti governanti ma di pochi che abbiano a cuore la distribuzione equa del benessere e di creare l’accesso alle risorse per vivere dignitosamente..

Tu e tutti i tuoi amici compreso quell’altro che viene  chiamato PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA , altro esempio incolore e negativo, quando vi deciderete a frequentare un corso sul bene comune , sulla solidarietà ? Quando imparerete a svestirvi dei vostri lussuosi vestiti  per restituirli agli Italiani? E smettetela di parlare prolisso, di ripetere fino al vomito dobbiamo vincere la povertà, dobbiamo dare più diritti, dobbiamo, dobbiamo e senza fare mai nulla. Basta con i proclami, è tempo di finirla. Il popolo vuole cose concrete. Vuole vivere  nella  dignità come voi nullafacenti che dopo due legislature e anche meno vi siete creato il diritto di andare a spasso col vs cane alla faccia di chi lavora.

Siete sempre in tempo per ravvedervi e restituire il superfluo. Potevate farlo ieri e avreste avuto tutto il popolo plaudente, felice di confermarvi e anzi aumentarne il numero dei parlamentari. Potete farlo adesso, manifestando solidarietà con i tanti cittadini che hanno perso il lavoro. Devolvete tutti i vs stipendi? Che aspettate? Che vi diciamo :MISERABILI nelle piazze?

 

Ago 4, 2020 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Radio Radicale sostenitrice di ogni tipo di deviazione.

Radio Radicale sostenitrice di ogni tipo di deviazione.

Cutolo , credo sia un camorrista che sconta l’ergastolo per efferati delitti e ogni tipo di violenza contro il patrimonio e la libertà del singolo individuo. E’ tutto detto: E’ un uomo da dimenticare, da estirpare in quanto non utile all’equilibrio di una società che aspira a vivere e prosperare nella pace.

Oggi se ne fa un gran parlare perchè detenuto da tanti anni. Radio radicale ne fa un perseguitato dalla giustizia costretto a vivere in carcere sembra in condizioni DISUMANE.

Che stronzi questi di Radio Radicale. Certamente hanno qualche interesse. Non è escluso che prendano danari dalla malavita. Radio radicale è quella che insistentemente fa girare lo slogan NON TOCCATE CAINO. Un messaggio inquietante. Una propaganda a delinquere che  vuole sdoganare gli assassini. Che considera l’atto dell’omicidio, la soppressione di un cittadino come un fatto secondario. Chi è sottoterra ci stia, egli non ha nessun diritto a rivendicare un bel nulla. Non esiste più . Effetto di un  banale incidente. L’autore(assassino) invece merita tutte le attenzioni. Poverino. Come si fa a privare un assassino della libertà? E si si tratta proprio di questo, in quanto i delinquenti in carcere sono assistiti meglio di un cittadino libero. Hanno tutto e di più. Radio Radicale vuole ora anche liberarli. Una propaganda che urta, offende i cittadini specialmente quelli più in disagio, che soffrono perchè senza lavoro. Che si umiliano per un piatto di minestra. Radio Radicale invece si schiera con i delinquenti che non avendo accettato la condizione di povertà usano  ogni sistema di violenza per carpire a chi lavora il frutto dell’impegno per poi utilizzarli in investimenti e per vivere nel lusso.

Radio Radicale una radio utile quando ci legge i giornali ma  inutile e pericolosa  quando esprime e sostiene idee. Attenzione quindi a questo giornale che sostiene i malavitosi e difende  chi si macchia di ogni tipo di crimine contro gli uomini pacifici.

Mag 30, 2020 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Il Popolo reclama una atto dovuto dal Presidente Matarella

Il Popolo reclama una atto dovuto dal Presidente Matarella

Quali le funzioni di un Presidente della Repubblica? Solo rappresentativo? Garante?

Me lo sono chiesto da sempre. Pertini, tanti anni fa, ha impersonato secondo le aspettative del popolo.

Era un  cittadino che in maniera creativa e attiva svolgeva il suo mandato di controllo nei riguardi di un parlamento eletto dal popolo con mansioni di amministrare, se non di garantire almeno cercare di promuovere il lavoro e assicurare ai cittadini pacifici libertà di agire , di eliminare le disuguaglianze e di assicurare a tutti i cittadini istruzione e di consentire di condurre una vita dignitosa,specialmente,alle famiglie con figli. Quest’ultimo concetto non vuole essere discriminante in quanto il nucleo familiare, una volta costituito, rappresenta il bene maggiore, da tutelare, da difendere, da promuovere al di sopra delle varie componenti di una società.

Il Presidente della Repubblica quindi non è, non deve essere, un soggetto passivo, timoroso di intervenire nelle dissolutezze di ministri se non incapaci comunque sospettabili di parteggiare in favore di centri di potere oscuri e manifestamente malavitosi.

L’ultima vicenda con protagonista il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede mette in evidenza quanto scadente sia il senso di svolgere un compito affidato dal popolo che si sa vuole certezza e fermezza nella gestione delle pene come della sicurezza.  E quando avviene che vengono scarcerati mafiosi-assassini il cittadino percepisce il fatto come un avvenimento di una gravità inaudita che fa pensare che la criminalità è appoggiata dallo Stato Italiano che tanto si affanna a perseguitare i cittadini pacifici il più delle volte per inezie o per difesa della salute , del proprio posto di lavoro e del proprio futuro.

Nessun cittadino ascolta il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica , ripetitivo nei concetti  dell’importanza delle Istituzioni e nelle raccomandazioni. La solita ragliata che il popolo non capisce più e forse perchè indirizzata ad altri cittadini che sicuri di certi privilegi continuano imperterriti a spolpare uno Stato ormai disossato.

Il popolo si aspetta altri proclami. Altri linguaggi. Altri messaggi che mettano fine all’enorme disuguaglianza. Cosa aspetta, Lei vecchio, prossimo al trapasso, di farsi promotore di cambiamenti radicali necessari a rendere questa Repubblica più giusta che vada, che privilegi i cittadini meno fortunati e perchè no meno capaci.?

Domani annunci, Sig. Matarella, che il Presidente della Repubblica , avendo accantonato nel proprio conto corrente abbastanza e tanto danaro per vivere non 10 anni ma 100 anni , rinuncia a tutti gli emolumenti previsti. Questo concetto lo faccia circolare anche presso i suoi colleghi che dalla Repubblica Italiama hanno avuto tanto senza dare niente se non cattivi esempi.

Sig. Presidente Matarella non perda l’occasione per passare alla storia. Per essere ricordato dalla Storia come un uomo che si è onorato di servire , non lo Stato bensi, il Popolo Italiano.

Questo gesto Le permetterebbe di rientrare a pieno diritto nella società , di appartenere al popolo per il quale è necessario condividerne le sofferenze non a parole come è abituato Lei.

Concretamente faccia questo gesto che certamente Le consentirà di riassaporare quella freschezza vitale , smarrita per effetto di una vita passata nei palazzi del potere, fatta di umanità , di  contatti  con i cittadini , di uomini veri abituati a vivere con poco. Avvicinare le Istituzioni ai cittadini è un compito importante per non sentirle lontane e non come una organizzazione   segreta  investita di compiti  ambigui  promossi dai politici che  necessitano di scorte e di misure eccezionali .

Gli ultimi suoi giorni li viva di sentimenti e non di vile denaro.

Nell’attesa fiduciosa

Il Popolo La saluta

 

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Dic 28, 2019 - Senza categoria    Commenti disabilitati su la strage di pedoni sono frutto della benevolenza delle istituzioni

la strage di pedoni sono frutto della benevolenza delle istituzioni

Due ragazze minorenni, di notte, mentre attraversavano, sono state  travolta da un’auto. E’ avvenuto a Roma in una strada urbana , dritta e larga a tre corsie con senso unico che consente massima visibilità e di tenere anche una velocità oltre i limiti raccomandati.

Una vera tragedia per tutti i protagonisti e che coinvolgono parenti e amici. Una vera calamità. Più di seicento i pedoni che consegnano inconsciamente la loro vita vittime di un triste quanto avverso destino . Un destino spesso patrocinato da noi stessi in quanto noncuranti del pericolo sempre in agguato con cui bisogna imparare a conviverci ma anche a  riconoscerlo onde azionare tutte le difese del caso. .

Fatti penosi, illogici e irrazionali che quando avvengono lascia sbalorditi. Tramortito certamente il giovane di 20 anni che certamente si sentirà incolpevole in quanto responsabile involontario di siffatta strage. Era notte fonda. Pioveva e quindi ancor più la visibilità era scarsa. Erano le quattro e rientrava a casa forse di fretta a 80 l’ora e mai poteva pensare di trovare la strada sbarrata. Una andatura  non eccesiva per una strada a  senso unico 3 corsie. Sembra che un’auto si era fermata per far passare le ragazze. Un fatto all’apparenza positivo ma che invece ha concorso negativamente in quanto quell’auto nascondeva certamente il sopraggiugere  dell’altra auto in sorpasso. Certamente le ragazze sono cadute in questo imbroglio .

Un fatto che mi fa pensare alle tante discussioni intavolate con amici per trovare una soluzione che personalmente ho sempre individuato nella mancanza di attenzione. Sbagliato , sbagliatissimo riporre fiducia negli  altri e in un tutta quella  serie di regole del codice della strada che, seppur valide, mai possono anticipare , premunire  l’imponderabile e  l’imprevedibile errore  di un’auto che perde improvvisamente la capacità di frenare per colpa di una pozzanghera, di un fondo stradale liscio. E perché no del guidatore colto da un malore e da altre situazioni che si possono presentare come ingestibili e non volute dall’automobilista

Molti gli automobilisti che si fermano terrorizzati  al semplice vedere il pedone a bordo del marciapiede.

Purtroppo circolano e si mandano continuamente messaggi che deresponsabilizzano il pedone che in mille maniere lo si vuole tutelato e quasi padrone non solo del marciapiede che è il suo luogo naturale calpestabile e di competenza ma ora  anche della strada.  Cosi che si sentono argomentare  certi concetti secondo cui  se un pedone  viene travolto nelle strisce pedonali , l’assicurazione pagherà caro senza pensare che la vita è una e il disgraziato sinistrato non potrà certamente beneficiare del lauto risarcimento. Si tratta di vere e inaccettabili distorsioni mentali che le Istituzioni non fanno nulla per rimuovere. Cosi capita di vedere pedoni che addirittura sostano tranquillamente  nelle strisce pedonali a controllarsi il telefonino. Attraversano con  lentezza con il cipiglio del padrone senza guardare le auto che sopraggiungono. Uno spettacolo indecente, insopportabile e incivile che ha radici lontane  e che sono conseguenza di provvedimenti legislativi  e di una pubblicità che colloca l’automobilista  nella sfera di chi usa l’auto come un’ arma impropria.

Occorre quindi una coraggiosa inversione di valutazione pretendendo dai pedoni più attenzione nei comportamenti che personalmente ritengo errati e che sono l’anticamera permanente di una strage che continuerà. Evitabile solo invitando, educando, istruendo, costringendo i pedoni ad attraversamenti celeri tenendo sempre e costantemente sott’occhio,  invece che disinteressarsi, i movimenti delle auto in transito.

 

 

Ott 23, 2019 - Senza categoria    Commenti disabilitati su matteo renzi 2017

matteo renzi 2017

Matteo Renzi. Giovane,brillante parlatore,ragliatore,gracchiatore uguale alle migliaia di cittadini che si propongono ad amministrare lo STATO ITALIANO, a custodire LA REPUBBLICA ITALIANA. Si era proposto come ROTTAMATORE del vecchio,dell’inutile. Un concetto rivoluzionario pacifico che aveva ricevuto il consenso degli Italiani dopo l’esperienza disatrosa di Monti dal quale ci si aspettava un taglio netto alla spesa pubblica ridimensionando gli sprechi e soprattutto quella ENORME BUROCRAZIA IMPRODUTTIVA composta dA migliaia di politicanti annidati in ogni dove circolano SOLDI PUBBLICI racimolati attraverso  una tassazione abnorme e insopportabile per le imprese.Matteo Renzi era diventato per il 60% degli ITALIANA la SPERANZA. Un punto di riferimento per milioni di giovani disoccupati e per le tante imprese oberate di tasse. La parola ROTTAMARE era stata accolta come un messaggio di liberazione, interpretandola come una volontà, un programma di snellire questo paese appesantito da leggi, come gli SCATTI DI ANZIANITA’, che premiano la vecchiaia a discapito della gioventù. Un esempio di cadavere vivente è NAPOLITANO che non sazio delle prebende dispensate dalla REPUBBLICA ITALIANA alla domanda se non riteneva UNO SPRECO essere retribuiti di 30mila euro al mese, rispose “mi è dovuto”. Capito con chi , il POPOLO ITALIANO ha a che fare? Con un mantenuto, buono a nulla, produttore di parole e promesse, un essere inutile, un rottame ancora attaccato al seno della MAMMA LUPA. Questi sono i concetti che rimuginano nel cervello dei migliaia di politicanti inutili.TUTTO GLI E’DOVUTO dopo aver derubato e affamato il POPOLO. E non va bene perchè se le cose vanno male loro sono i respnsabili, loro quelli che propongono le soluzioni. ROTTAMARE suonava come rinnovamento, cambiamento di tutte le regole che tengono il 40% dei giovani in una situazione di criticità, di incertezza. ROTTAMARE, per gli italiani, voleva dire cambiare, innovare. Dare un taglio netto a un sistema appesantito da un potere in mano sempre agli stessi uomini sia essi si professino di destra che di sinistra, di color rosso,bianco o nero. Via i politicanti di professione, diminuzione degli emolumenti, ROTTAMARE i vecchi capi partito collocandoli in pensione con 3000 euro. Ancor oggi , nonostante il furore del popolo, i PALAZZI DEL POTERE, spendono il doppio di quelli della regina d’INGHILTERRA e della stessa Germania.

Matteo Renzi era nel cuore degli italiani, era visto come un PRINCIPE ILLUMINATO. In cuor suo il popolo lo aveva eletto a suo paladino. Matteo Renzi ha tradito tale investitura interessandosi a problemi inutili,futili di una minoranza di cittadini che già godevano della libertà di professare la propria diversità, tralasciando le vere problematiche in cui il paese ITALIA è stato trascinato da settantanni di REGIME PARTITOCRATICO.

Matteo Renzi come una meteora è apparso ed è sparito, specialmente dal cuore dei suoi estimatori che vedevano in questo giovane quella intraprendenza, freschezza ed energia capace di coinvolgere, di trascinare gli incerti, di zittire i contrari per partito preso.

UNIONI CIVILI, BANCHE, IMMIGRAZIONE sono stati i temi sostenuti da Matteo Renzi contro la VOLONTA’ di un POPOLO che chiede incentivi alle FAMIGLIE, lavoro per i GIOVANI, riduzione degli stipendi della CLASSE POLITICA, SICUREZZA contro i violenti, MENO TASSE per le imprese, una SCUOLA che adempia i suoi compiti di educazione e formazione, GIUSTIZIA contro i TRUFFATORI.

Dico io. caro Matteo Renzi e compagni che vi riempite tutti giorni di parole sulla DEMOCRAZIA. Dico io, ne conoscete il significato? E se ne conoscete il significato perchè vi ostinate a non mettete in pratica la VOLONTA’ del POPOLO? che dice: tu POLITICANTE devi vivere come me con mille euro, avendo una laurea, una famiglia con figli, e che  come artigiano della Repubblica Italiana ha contribuito e contribuisce  secondo le possibilità per concorrere alle spese gestionali dello Stato e per usufruire dei servizi. Non ho un conto in banca in quanto le 1000 euro  le spendo tutte facendo girare l’economia. Di tutto questo mi sento orgoglioso in quanto trovo solidarietà e apprezzamento presso i miei consimili. Mi chiedo, tu che cazzo ne fai di 15/20mila euro al mese? Li spendi tutti o ne sottrai una bella parte per costituirti il gruzzolo?. Ma ancor più mi chiedo quando avrai 70/80/90anni che cazzo ne farai di 30 mila euro al mese dal momento che non puoi nè mangiare, nè avere più mogli, insomma sarai un cadavere ambulante?. Ebbene non  ti interroghi, non ti viene il dubbio ,come DEMOCRATICO e ancor di più, come COMUNISTA o UOMO di SINISTRA,, che non somigli a un ANIMALE SOCIALE bensi a un qualcosa di INDEFINITO che poco ha di UMANO e tanto di quella PERVERSIONE MENTALE  che gode vedere il PROPRIO SIMILE galleggiare nell’indigenza? Ti sembra UMANO che un vecchio rimbambito, semicadavere come il tuo amico NAPOLITANO prelevi 30 mila euro dalle nostre tasche?

Caro politicante Matteo e compagni che vi proponete e a vostro dire vi sacrificate per  il BENE COMUNE?!!!!!,Non pensate che è ora di finirla e iniziare a EMETTERE leggi che riducano gli emolumenti di tutta la BUROCRAZIA improduttiva?. E’ ammissibile che un mio consimile coglione infermiere solo per aver frequentato i palazzi della regione, a sessantacinque anni abbia una pensione di 5000euro più quella di infermiere e il sottoscritto solo di 1000? Quali i meriti del politicante dal momento che i problemi dei cittadini sono tutti li irrisolti? Ma pensiamo anche al tribuno DI PIETRO dell’ITALIA DEI VALORI. Una bella presa per i fondelli o no? Si è vantato di aver  perseguitato i corrotti sostituendosi ad essi promulgando, con gli amici consenzienti, leggi per finanziarsi il SUO personale partito intascando milioni di euro alla faccia dei cittadini stupidi che lo hanno eletto. Il DI PIETRO ha forse risolto, all’infuori degli amici, i problemi degli Italiani? Ha mai versato un euro di tasse? I politicanti, i burocrati forse versano tasse? Essi PRELEVANO solamente. Il compito di versare tasse, invece, è delegato ai LAVORATORI AUTONOMI che con le loro attività produttive , commerciali o di servizi hanno l’onere di stilare i loro corrispettivi giornalieri e in base ai ricavi far di conto e versare secondo una logica economica ormai consolidata della partita doppia del DARE e dell’AVERE. E se malauguratamente le spese sono superiori o uguali alle entrate lo spettro della DISOCCUPAZIONE diventa realtà. Forse che i nostri CONSIMILI BUROCRATI, politicanti,impiegati,controllori vivono tali stress? Caro Matteo e compagni parassiti, l’ARROGANZA è il vostro forte che con la bella dose di faccia di cartone non vi fate scrupoli di imporre sempre più tasse per poi INTASCARLE. NAPOLITANO,BERSANI,D’ALEMA,D’AMATO,BRUNETTA, li conosciamo da una vita , sono sempre li nel partito, rifugio , ricovero di furbastri dove ogni sogno diventa realtà. Gli imprenditori producono, i politicanti intascano. Certamente c’è qualcosa che non va e non si può semplificare dicendo che LA DEMOCRAZIA COSTA. E la  DEMOCRAZIA costa perchè si presta a essere usurpata, violentata,occupata e gestita dai prepotenti e da una schiera di cittadini TRUFFATORI. Rimedio? Non esiste. Per ora la pentola bolle con qualcuno attento affinchè l’acqua non fuoriesca.Per quanto ancora? Il potere è occupato, è gestito da DELINQUENTI, il sistema ancora regge. Possiamo anche constatare che i cortigiani di Luigi XIV che se la spassavano erano ben poca cosa, una inezia a paragone degli SCROCCONI che oggi frequentano e siedono nei PALAZZI di comando. Caro Matteo, confidavamo nella tua gioventù, nella tua esuberanza,nella tua gioia di vivere per farne partecipe tutti noi italiani che abbiamo bisogno di poche cose, salute,lavoro,istruzione,libertà, uguaglianza,giustizia,vivere in pace in famiglia per il bene dei figli. Se voi politicanti del casso ci assicuraste queste poche cose saremmo ben felici di  coprire di euro la carcassa di un chicchessia politicante che si chiami NAPOLITANO,BERSANI,BERLUSCONI etc.etc. Con quale coraggio ancora continuate a presentarvi in ogni dove argomentando di fesserie, di vs beghe?. Caro Matteo ,un giorno ti dissi, prima che fregassi il posto a Enrico Letta. Non formare governi con nessuno. Hai il favore del POPOLO. Vai a votare, prenditi la maggioranza assoluta e governa da solo facendo piazza pulita di tutta la sporcizia che si annida nei palazzi del comando. Anche non convinto ho votato SI al referendum in quanto volevo un sistema di voto che portasse al governo una maggioranza stabile indicata dai cittadini. Volevo la correzione della COSTITUZIONE artt. V. Purtroppo gli Italiani si son fatti abindolare da Dalema e compagni. La qualcosa, prevedo , ci porterà ancor di più a crisi economiche sempre più gravi e a una instabilità del sistema permanente. Ora ascolta un altro consiglio da amico che ti apprezzava e ancora non si rassegna a non crederti. “Dimettiti. Scompari. Rinuncia a fare il segretario.E se non ci riesci in quanto la politica è una manna gratuita, statene dietro le quinte, lascia fare a EMILIANO o a CUPERLO’. Domani puoi rientrare quando anch’essi , sicuramente, falliranno. Stai tranquillo che falliranno per tanti motivi che non sto ad elencarti. Forse non mi hai letto nel passato. Segui ora i miei consigli.

Domani puoi rientrare. Ma, attento, in questo periodo da eremita,approfondisci, studia cosa significa SOLIDARIETA’soprattutto,e poi DEMOCRAZIA,LIBERTA’,UGUAGLIANZA, GIUSTIZIA. Se fai fatica a comprendere, interpellami.

Ott 12, 2019 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Si bisogna liberare l’Italia dagli ignoranti e dai parassiti che non producono.

Si bisogna liberare l’Italia dagli ignoranti e dai parassiti che non producono.

E’ di qualche giorno fa l’opinione di Filippo Derudas apparsa sul quotidiano LA NUOVA SARDEGNA . A  suo dire, ha trovato la soluzione per mettere fine all’evasione per la quale non escluderebbe la necessità di un ritorno ai metodi usati nel medioevo. Insomma una idea da non scartare dato che si creerebbero tanti altri posti di lavoro per tanti giovani costretti ad emigrare!!??. Come sia possibile ragionare in questi termini è certamente conseguenza della disinformazione , della non conoscenza del mondo imprenditoriale, del lavoro autonomo in genere. Dallo stile del suo esprimersi Filippo sembra un disoccupato benestante o un dipendente statale spensierato in quanto frequentatore di luoghi preclusi a tanti piccoli commercianti e agricoltori costretti ad evadere strano a dire perennemente in difficoltà pronti all’ occasione del primo verbale a chiudere baracca. E in questa situazione non so se il ns moralizzatore riuscirebbe a intascarsi il 50% dell’evasione. Insomma il ns Filippo riesce anche ad andare e pagarsi il dentista e anche questo fa capire che almeno almeno percepisce una busta paga da impiegato statale che si sa ha il privilegio e la garanzia dello stipendio a vita anche se si ammala. Non cosi per i tanti lavoratori autonomi che quandanche riescono a pagare il tiket si debbono accontentare di cure mediche della mutua che non coprono neanche tutte le esigenze per cui non è escluso rimanere senza denti. Ma conosco molti lavoratori autonomi cosiddetti evasori che non possono andare a scuola di ballo, luogo che il ns Filippo può concedersi , non per mancanza di soldi bensì per mancanza di energie tutte consumate sotto le intemperie del caldo e del freddo.  Se poi il nostro aspirante aguzzino sembra disposto ad usare la violenza,è un dipendente statale, regionale, provinciale, comunale magari è convinto che solo lui versa le tasse senza rendersi conto che lo stipendio incassato non lo avrebbe se   il mondo delle imprese non gli riempisse il contenitore da cui bellamente, tranquillamnte preleva indisturbato a prescindere del tempo che fa.

Ce l’ha con gli Italiani ma non per molto in quanto gradatamente, pian pianino i piccoli esercizi stanno chiudendo. E’ questione di tempo caro Filippo . Non necessitano forze dell’ordine per farli chiudere. Lo faranno spontaneamente e vivrai contento magari alle dipendenze di Cinesi, Pachistani, Nigeriani, senegalesi, marocchini etc.etc. che so sono a conoscenza di vaccini a noi italiani preclusi e sconosciuti contro il fisco, contro ogni controllo e obblighi di sicurezza, di versare oneri contributivi e tasse.

Il tuo barbiere è fortunato se riesce a incassare 200 euro al giorno in quanto il mio so che deve integrare producendo olio che vende, a parte quello destinato al suo consumo, sempre in nero. Vive ancora in una casa dove paga l’affitto.

Santa pazienza , caro Filippo, l’evasione esiste ma non si combatte con i metodi da te suggeriti. Necessita fare un distinguo. Il fisco , come tutte le istituzioni vengono dopo la libertà e i diritti del cittadino per cui deve essere percepito  come un regolatore del troppo avere . Un fisco amico , capace ed equo ha l’obbligo di saper valutare. Formare il cittadino alla legalità , inchiodarlo alle sue responsabilità di contribuente cosciente allo sviluppo e salute della società è compito dello stato. Un fisco amico quindi non deve avere il compito di terrorizzare il lavoratore autonomo bensi deve avere le competenze di controllare si i suoi averi e chiederne pure come ne è venuto in possesso. Lo si fa con i mafiosi.  In questa Italia necessita educare principalmente i potenti e portarli a sostenere la causa del “ chi troppo ha molto deve dare “e lasciar perdere i ladri di galline . Il problema del debito nostrano non è certamente causato dagli scontrini o ricevute fiscali non emesse per qualche panino.