Ott 12, 2018 - Senza categoria    Commenti disabilitati su I vecchi della pubblica amministrazione sono il vero problema dell’economia.

I vecchi della pubblica amministrazione sono il vero problema dell’economia.

Da anni si fa un gran parlare di come far ripartire l’economia, di creare lavoro, di diminuire la disoccupazione, di come evitare la fuga dei giovani verso altri paesi, di far crescere i consumi, di aumentare la produzione. Si sa che il paese Italia è solo un “bel paese”ma povero di materie prime e quindi votato ad importare e tentare di esportare il prodotto finito. Quest’ultimo compito è affidato alle imprese private creative e dinamiche che sono la vera e unica risorsa positiva che cercano di mantenere credibile nel mondo la Repubblica Italiana occupata da sconsiderati nullafacenti tutti dediti alla ricerca di danaro per finanziare una pubblica amministrazione super pagata che non ha eguali neanche nei paesi più ricchi..

E’ una desolante constatazione frutto di mie osservazioni e che malauguratamente hanno riscontro , specialmente,quando si va all’estero e incontri i tanti italiani felici di vivere lontano dall’Italia a cui, martellante, si rimprovera la pratica di una tassazione abnorme e di un sistema di controlli persecutorio che distruggono sogni e iniziativa. Quali,allora i rimedi? Come mai, qui in Italia, non si riesce a trovare quella collaborazione tra cittadino e Istituzioni che negli altri paesi è operativa e che tanto contribuisce a dare lavoro e serenità? Anche all’estero esistono gli operatori di controllo che guarda caso vengono percepiti e descritti non come ostacolo bensi come corpi con cui si dialoga alla pari.

E allora, qui in Italia perché e come si sono create tante e cosi evidenti e gravi fratture tra Istituzioni e cittadini? Sarebbe un elenco infinito a partire dall’immigrazione in massa che gli Italiani non vogliono. Ebbene una minoranza investita di potere decisionale e che si rifà a dei principi “va te la pesca” riesce regolarmente ad annullare e sovvertire tale volontà.——- Cosi pure capita di assistere a una serie di incongruenze in contrasto alle aspettative dei cittadini come la richiesta dei cittadini ad avere una giustizia che infligga punizioni certe e severe ai malavitosi e per i reati gravi adottare un carcere luogo di espiazione e non un albergo stellato. In questa Italia il buon senso è fuori legge.——-

Insomma l’Italia è si o no un paese da resettare complice la mala amministrazione tutta dedita a imporre e creare confusione contro il desiderio del cittadino pacifico a vivere in maniera semplice e pacifica? Non è una novità ed è evidente in quanto il dissesto finanziario e sociale sono figli di comportamenti dissennati di politicanti e sindacalisti alla ricerca di conferme e visibilità individualistiche. effetto di quella vecchia e ben strutturata mentalità dissennata della nostrana classe politica retrogada e ancora ancorata a strane ideologie considerate progressiste ma che nel concreto e alla lunga concorrono solo a logorare i sentimenti del popolo e l’equilibrio sociale.

E’ tempo quindi di cambiamenti radicali e di restituire al popolo quello spazio di autorità doveroso che stranamente un’articolo della nostra bella quanto usurpata “costituzione” gli nega , artt. 67 e 68. Articoli , quindi, da rivedere e aggiornare onde eliminarne l’ambiguità perché il popolo ha si l’obbligo di recarsi alle urna per eleggere i suoi rappresentanti che però, complice La Costituzione, quest’ultimi vengono istigati a tradire le promesse fatte in campagna elettorale.

E’ tempo di cambiamenti. Di modi di pensare differenti. Di costruire equilibri sociali diversi, nuovi.

I responsabili amministrativi eletti dal popolo , politici che dir si voglia debbono armarsi di coraggio e rifondare questa nostra povera e debole Repubblica che si sta sempre più sgretolando causa la mancanza di un vero sentimento patrio fatto di dedizione e sacrifici senza i quali non si costruisce un bel niente. Sradicare quella mentalità strutturata da anni di amministrazione allegra che vuole lo Stato assistenzialista, datore di lavoro, dispensatore di lauti emolumenti e finanziatore di ogni tipo di ruberie deve finire. Pensare di appesantire il già insopportabile debito pubblico pur giustificato dal fatto che i destinatari sono soggetti senza lavoro fa parte di quella mentalità dei vecchi politicanti il cui obiettivo era quello di ingraziarsi e calamitare voti. La proposta dei 5 stelle non contempla nessun cambiamento navigando con le stesse coordinate antiche che porteranno la nave statale in acque sempre più tempestose.

Tagliare la nomenclatura statale è l’unica via di salvezza. Svecchiare in ogni senso. Per rendere più legale e uguale il paese Italia occorre portare cambiamenti radicali sul lavoro liberalizzandolo, sfrondandolo di quella serie di imposizioni che impauriscono e frenano gli imprenditori ad assumere. E’ tempo di eliminare gli scatti di ANZIANIETA’ che sono una delle primarie cause della disuguaglianza e del debito statale che rende il paese Italia povero , ostaggio e schiavo esponendolo a ogni tipo di ricatto e speculazione.

Quali gli aspetti vantaggiosi dell’abolizione degli SCATTI DI ANZIANIETA?Sono forse una ritorsione contro i cittadini vecchi?. Una forma di emarginazione?

Niente di tutto questo. Sarebbe solo e finalmente una presa di coscienza. Una utile e santa pratica di solidarietà verso i giovani. Una imitazione e applicazione delle leggi della natura ma anche economiche. Un semplice calcolo matematico con effetti positivi a catena.

Gli scatti di anzianietà hanno rappresentato e tutt’ora sono da considerare una fonte ragguardevole di sprechi che si aggiungono ai tanti in nome di principi astratti ma che concorrono in maniera pesante a sconquassare i conti di uno Stato al collasso.

1) Tale correzione infatti non impoverirebbe i numerosi vecchi percepitori di pensioni oltre le 2500 euro soglia per cui chiederei l’intervento. Spesso si tratta di soggetti che mai nulla hanno versato mentre tanto hanno e hanno avuto dallo Stato in maniera da costruirsi dei fondi importanti sufficienti per assicurarsi una vecchia da trascorrere nel lusso. Che senso ha quindi continuare ad ingrossarne il tesoretto? Tali vecchi dovrebbero imparare a rilassarsi,ringraziare, riconoscere che il fine vita è vicino e quindi concorrere al bene dello stato perchè ne mantenga la sua efficienza regolando e intervenendo in maniera snella e celere su tutti i cittadini indistintamente.

2) Grave e insopportabile errore è invece continuare a foraggiare vecchi inutili somiglianti più a vegetali che non possono svolgere altre funzioni se non quello di versarli inutilizzabili in conto bancario.

3) Quante le promozioni concesse ai dirigenti statali in procinto di andare in pensione? Un vero scandalo. Un insensato e autolesionista provvedimento utile ad aggravare le spese con conseguente esigenza di aumento delle tasse. Atti illegali avvallati da una Corte dei conti composta anch’essa di vecchi e che tra le loro fila annoverano il funzionario più pagato di tutto il pianeta con 698mila euro all’anno. Credo che i nostri specialisti in DIRITTO , della vita in genere, ben poco hanno capito e ancor meno della salute dello Stato Italiano..

4) Ha senso, invece, lo Scatto di anzianietà per un giovane ( per chiarezza chiamo Antonio) che introdotto al lavoro, dopo un tirocinio di qualche anno utile per apprendere tutti i meccanismi del compito affidato, gli si riconosce uno stipendio idoneo per condurre una esistenza dignitosa e affrontare una vita di coppia che consenta ai figli di raggiungere la maggiore età. E quando quest’ultimi andranno via dal nucleo familiare possiamo dire che il ciclo è concluso e il nostro Antonio può andare tranquillamente in pensione senza scatti di anzianietà in quanto alleggerito del carico dei figli e di ogni altra esigenza esistenziale può tranquillamente trascorrere la fine dei suoi giorni assistito presso un istituto di cura per anziani.

Una crudele e insensata posizione contro i vecchi.? Ma no, un semplice atto di presa di coscienza a cui madre natura ,che mostruosa non è,riserva e dispensa a tutte le sue creature ma che la stupidità umana si ostina , ipocritamente e scelleratamente, a contestare creando discriminazioni e procurati disastri umanitari.

I vecchi della pubblica amministrazione sono il vero problema dell’economia.ultima modifica: 2018-10-12T19:39:23+02:00da giusetilocca44
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