Feb 8, 2018 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Scuola e Sicurezza due pilastri della società in stato di abbandono.

Scuola e Sicurezza due pilastri della società in stato di abbandono.

L’Italia un paese in stato di abbandono dove spadroneggia la confusione.

Scuola e sicurezza sono i due aspetti istituzionali da cui ogni società civile non può prescindere e rigorosamente le si pretende funzionanti onde garantire a tutti i cittadini di usufruirne delle sue peculiarità. In settanta anni di Repubblica la scuola Italiana è cambiata , a detta di tanti nostalgici, di male in peggio. I fatti accaduti di recente con protagonisti gli alunni e genitori che contestano l’operato degli insegnanti in fatto di didattica è il segnale oggettivo di quanto la confusione di ruoli regni e non sia percepita causa del lassismo istituzionale sempre più preoccupante. Hanno contribuito allo sfascio 70 anni di interferenze ideologiche che poco hanno da condividere col progetto formativo scolastico il cui obiettivo è quello di indirizzare , indistintamente all’ educazione civica, alla conoscenza , al sapere; di favorire le potenzialità e le competenze del minore nel rispetto della personalità e capacità di ogni discente.
Giustamente anche la scuola necessita di percorsi di ammodernamento e di aggiornamento in sintonia dei tempi e anche la riforma del 1973 nasceva con questo spirito portando dentro la scuola anche i genitori a cui si chiedeva un contributo per migliorare il percorso formativo. I risultati a distanza di 40 anni sono desolanti.L’introduzione dei decreti delegati che dovevano assicurare più democrazia si è rivelata fallimentare portando scompiglio e confusione.Il ruolo dei genitori pian piano è diventato interferenza limitando e marginalizzando l’azione didattica svuotandola di quella universalità e indipendenza. In questo paese litigioso,in disaccordo su tutto gli insegnanti son diventati veri capri espiatori , criticati nel loro operato per cui , spesso, son diventati incapaci perchè non hanno saputo interessare o coinvolgere gli alunni . Spesso intorno agli insegnati si creatp un clima di diffidenza e con molta superficialità vengono accusati per non aver capito un certo alunno o per non essere riuscito a renderlo partecipe nè di aver saputo suscitare curiosità. Insomma una difesa a oltranza del discente al quale è proibito chiederne la pratica del rispetto, dell’impegno, della fatica. Parole come sforzarsi , impegnarsi, lavorare, faticare, superare le difficoltà, non abbattersi, reagire, non distrarsi , diventano impegnative e pericolose, non degne a essere pronunciate per non destare la suscettibilità degli alunni che possono andare incontro a patologie psicologiche. A questo sfacelo non è esente qualche Preside schierandosi apertamente a difesa dell’alunno contro l’insegnante che aveva osato definire l’alunna”maleducata” perchè resasi protagonista di azioni di disturbo facendo esplodere continuativamente la bolla ottenuta da una cingomma. Quindi non tutta la colpa è dei genitori, ma anche è da ricercare su certi operatori scolastici che della scuola ne hanno fatto un campo sperimentale applicando proprie convinzioni molto personalistiche di provenienza spesso ignota. Il risultato è stato l’aver creato una scuola permissiva e trasgressiva. Correggere oggi tutte le deviazioni e riportare la scuola, specialmente quella dell’obbligo, alla sua vera funzione di palestra utile ad allenare il cervello alla pratica della virtù, è impresa ardua.
Ma anche il tema sicurezza soffre di una grave e insanabile malattia determinata da strani predicatori che imperversano ascoltati inneggiando in difesa di DIRITTI di cittadini che praticano ogni sorta di illegalità e violenza. Nessuno tocchi Caino è uno degli slogan che da quaranta anni martella le coscienze più vulnerabili e accondiscendenti. Un’ istigazione a delinquere . Un messaggio macabro che addirittura lo si vuole far derivare come un imperativo di derivazione divina. Sotto l’effetto di tali deliri la vita degli italiani è sottoposta a ogni genere di vessazione compresa quella psicologica che determina una insicurezza ormai patologica che si tramuta in paura. Molti i cittadini che vengono aggrediti per strada e alleggeriti di effetti personali come catenine d’oro, orologi e borselli. Lo spaccio della droga vive e prolifera quasi indisturbata con effetti devastanti sui nostri giovani più fragili. Leggi malamente interpretate e più ancora peggiormente applicate consentono ad assassini di godere di quella libertà utile per indirizzare l’istinto malefico su altri innocenti per carpirne la gioia di vivere.
Uno Stato quello italiano aperto alla malavita che bellamente non solo giustifica e promuove e che ora anche importa e che paradossalmente diventa un’attività redditizia che concorre a far decollare di molti punti il PIL e per il quale risultato molti politicanti se ne sentono orgogliosi artefici e che, nel suo aspetto mostruoso, bisogna ammettere essere l’unica nota positiva di un paese FALLITO.

Scuola e Sicurezza due pilastri della società in stato di abbandono.ultima modifica: 2018-02-08T13:37:59+01:00da giusetilocca44
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