Feb 25, 2017 - Senza categoria    Commenti disabilitati su LAVORO, FAMIGLIA,SOCIETA’

LAVORO, FAMIGLIA,SOCIETA’

Sono tre pilastri su cui poggia e ruota la vita dell’uomo fatta di MOVIMENTO. La vita nel nostro pianeta si svolge secondo leggi a noi sconosciute riassumibili nel concetto del continuo divenire. Ogni elemento è soggetto al tempo che trascorre per cui ogni cosa viene modificata diventando diversa dal momento precedente. L’affanno, l’insoddisfazione, il dolore, la malattia , la morte sono elementi antropologici permanenti, dovuti e non rimandabili con cui bisogna convivere con umile accondiscendenza e accettarli come un utile freno per uomini smodati che aspirano e pretendono di modificare l’equilibrio imposto.Il perseverare nella ricerca affannosa di cambiarne lo stato primordiale si va dritti verso disastri di ogni genere, sia ambientali che etici quanto sociali.
Un piccolo prologo esistenziale pensato da un piccolo uomo con una piccola cultura che ha sempre cercato, conscio di questo limite, di accodarsi, di prendere e pendere dallo scibile dei cosiddetti grandi uomini accreditati, venerati e circondati del generale consenso.
Quanta fatica adattarsi,cercare di imparare, mettere in pratica i suggerimenti di tali dottori. Tutto invano e vano. Tutto falso in quanto tutte le elaborazioni legislative che dovrebbero regolare la vita della nostra REPUBBLICA si rivelano lugubri quanto inutili e anzi dannose. Centinaia di migliaia sono le leggi frutto di bizzarri quanto megalomani predicatori di ideologie atte a strumentalizzare le masse incalanandole verso stili di vita e comportamenti contrari a quell’ordine meraviglioso quanto naturale imposto e la cui disubbidienza porta verso ogni sorta di deviazione e quindi di disastro sociale. Pensiamo al falso profeta PANNELLA che tanto ha inciso e contribuito a confondere e disgregare un tessuto sociale consolidato in valori e principi non contrattabili come la FAMIGLIA, predicando la liberalizzazione della DROGA, legalizzando l’ABORTO e perorando il perdono ai CARCERATI e col suo slogan NESSUNO TOCCHI CAINO il riconoscimento dei violenti nei confronti degli uomini PACIFICI. 70 anni di libera predicazione di questo CESSO che indubbiamente ha inciso a CONFONDERE le coscienze più deboli.
BASTA. Basta a cotanti uomini che vogliono imporre una GIURISPRUDENZA utile a legalizzare l’ILLEGALITA’ snaturando equilibri non modificabili . Basta a cotanti uomini che con la POLITICA avvelenano la vita di noi cittadini con mille leggi col solo scopo di sottomettere il popolo alle dinamiche demoniache del dominio e del potere.
Basta con i governatori che sanno amministrare solo IMPONENDO TASSE.
Basta all’uso della FRUSTA contro gli imprenditori in difficoltà costringendoli al suicidio.
Per farla breve son passati 70 anni di RES PUBBLICA è tutto appare distrutto, tutto è lasciato all’improvvisazione dove avidi avventurieri imperversano eleggendo il DANARO a DIVINITA’. Sono gli stessi che per definizione vengono considerati grandi uomini ma che nella realtà sono dei miserabili dimostrando di non avere nella vita altro scopo se non quello di PRELEVARE ATTRIBUENDOSI MERITI inesistenti, astratti, fuori da ogni logica della SOLIDARIETA’. Infatti quale l’impronta reale di questi uomini considerati di elevata cultura del DIRITTO? A cosa servono le continue conferenze se non a pontificare , a fingere, a recensire i loro PEDANTI libri? Un esercizio fittizio, di apparente e vuota dottrina fine a se stessa? Un campo immenso di CIALTRONI che si affannano alla ricerca di che? Di quale sapere? Danari?Applausi?Considerazione? E’ tutto un gioco per fare gruppo ristretto per continuare a gestire un potere che oltraggia gli individui e impoverisce sempre più il popolo. Un diabolico meccanismo di GESTIONE in mano ad apparenti grandi uomini che si autoreferenziano di essere in possesso di qualità che ahimè si rivelano inutili alla crescita della collettività. In concreto quale il loro apporto se non la nauseabonda ripetizione in mille e uno salse di concetti triti e ritriti utili per strappare un applauso a una platea ipocrita e accondiscendente? Tutto naviga secondo fantasiose teorie. Il dato di fatto rimane l’enorme disagio di una popolazione confusa senza una meta da raggiungere dove LAVORO, FAMIGLIA hanno dei connotati non certi e sempre più fumosi.

1)LAVORO: è una attività, un movimento necessario senza il quale tutto rimane inerte e quindi utile a modificare uno stato di assoluta quiete. Il LAVORO una attività che ancor oggi fa parlare e divide. La Bibbia lo presenta come una condanna, come una perdita di una condizione di felicità. Da qui la nostalgia del conoscere in quale maniera si svolgesse la vita tra gli uomini prima di perdere l’ipotetico STATUS PREMIANTE.In questa impossibilità accontentiamoci della realtà che vuole l’uomo protagonista in questo pianeta che lo vede permanentemente impegnato in attività le più disparate e le più complesse e comunque indispensabili.
Ritengo il lavoro non una condanna da tenere lontano ma un momento creativo che proietta l’uomo verso orizzonti tutti ancora da inventare. L’arte in genere e la scienza sono dei campi in cui il cervello umano trova applicazione e motivo di vivere alla ricerca di una dimensione ancora sconosciuta.
Come prima accennato il lavoro è una forza utile senza il quale non si creano benefici. Il lavoro non segue la logicità della matematica. Il valore di un oggetto spesso non è dato dalla quantità di lavoro immesso bensi il prodotto ottenuto ha un valore se richiesto o consumato. Capita che un vino famoso, il cui costo di produzione è di 3 euro , possa il mercato pagarlo 300 euro. Naturalmente il viticoltore (A) fortunato smetterà di lavorare in prima persona affidando ad altri la mansione di gestire il vigneto in tutte le sue fasi di crescita. Inoltre può dispensare ai collaboratori di un premio di produzione.
Mentre nell’ipotesi (B) in cui abbiamo un vino sconosciuto, e seppur altrettanto valido dal punto di vista organolettico, il mercato non lo richieda per cui il viticoltore ha due strade
1) accontentarsi del prezzo di mercato del territorio
2) estirpare il vigneto .
Nell’ipotesi del viticoltore (B) egli non potrà affidare il lavoro ad altri e neanche distribuire dividendi.
Tale metodo di valutazione è una costante da applicare a tutte le attività umane.. E tutti i lavori, merci,oggetti,strumenti,macchine, servizi sono sottoposte alla legge del mercato. La richiesta, la necessità di accedere, consumare quel bene specifico determina il prezzo e non la quantità di lavoro per produrre un qualsivoglia bene,oggetto/strumento.
La vita economica di questa disgraziata Repubblica Italiana non sfugge a queste semplici regole. Ci sono imprese che producono utili importanti, altre meno, altre vivono alla giornata e altre ancora destinate a chiudere non lo fanno per mantenere un certo status agli occhi dei conoscenti.
C’è tanto da dire e da proporre su questo ultimo tema.
Il mio intervento invece vuole indirizzarsi a spiegare lo scadimento del concetto del lavoro snaturato da tutti quei DIRITTI maniacali concessi ai dipendenti ed estremamente nocivi alla salute della economia in genere e della piccola impresa e non solo.Con la nascita della Repubblica e l’introduzione dei sindacati si è diffusa nel mondo del lavoro la CULTURA del TRADIMENTO. In pratica il LEGISLATORE, credendo di tutelare il dipendente, con le sue leggi ha istigato i cittadini a essere TRADITORI che si coniuga anche con TRUFFATORI. Un fatto non di poco conto, grave se si pensa che ogni atto del cittadino deve essere finalizzato per primo al suo personale equilibrio e ancor più deve concorrere alla crescita della società intera.
Attenzione il TRADIMENTO ,in genere è una prerogativa della persona debole con poca dimestichezza coi principi e i valori. Tutta la storia Italiana a partine dall’istituzione del Regno d’Italia è piena di tradimenti. Le due guerre mondiali sono due capitoli di storia eloquenti che raccontano l’Italia aver stretto alleanze con uno schieramento per poi passare nel tavolo del vincitore. Il TRADIMENTO è diventato una costante anche nella miserabile vita politica di tutti i giorni: gli eletti in un partito passano tranquillamente in un altro invece di dimettersi..
Nella mia vita ho assistito a una infinità di chiusura di piccole attività per colpa dei dipendenti TRADITORI.
Spesso giovani e intraprendenti datori di lavoro hanno avuto la vita rovinata dai dipendenti TRADITORI che accettando uno stipendio concordato e mascherando le intenzioni ignobili hanno TRADITO, costringendo tali datori di lavoro a chiudere relegandoli a una vita di stenti, emarginati e sofferenti fino ad arrivare a morte prematura.
Lo STATO ITALIANO educa al TRADIMENTO. Tutti i lavoratori sono afflitti dal sentimento del TRADITORE. Per DUE DENARI sono capaci di far chiudere un’azienda. Lo STATO ITALIANO permette ai lavoratori di proporsi come lavoratore nelle piccole aziende spesso mendicando, giurando di accontentarsi e di non far caso agli orari di lavoro. Ebbene, raro è il caso che il lavoratore non rinneghi LA PAROLA DATA e denunci il datore di lavoro. Le conseguenze le ho già esposte.
EDUCARE alla LEALTA’,alla responsabilità è un dovere dello Stato. Mettere il datore di lavoro nello stesso piano del lavoratore è indice di rispetto, di educazione,di socialità, di etica, di conoscere i doveri e principi di far gruppo. I due, imprenditore e lavoratore hanno diritto di accordarsi sugli orari come pure sulla remunerazione. Dovere del lavoratore è quella di informare il datore di lavoro sulla equità degli impegni presi. In presenza di incomprensione il lavoratore ha il dovere di dimettersi e cercare un lavoro più adatto alle sue aspettative e aspirazioni. Il lavoratore non è obbligato a svolgere mansione diversi dagli accordi presi, nè di svolgere orari in più non pattuiti. Il lavoratore deve aspirare e ha diritto a trattamenti salariali sempre più importanti in presenza di crescita dell’azienda specialmente se determinata dal suo lavoro.
Il TRADITORE al pari dell’ ASSASSINO,del TRUFFATORE, del LADRO, dello SPACCIATORE necessita essere combattuto,debellato o punito.
Nel mondo degli animali dove i comportamenti seguono la legge dell’istinto notiamo che anche i duelli per la supremazia in seno al branco avvengono secondo un rituale ben definito.Il vincitore avrà il predominio, il perdente si sottomette. E’la legge della natura sempre perfetta,ordinata, semplice, ubbidiente a una logica che diversa non può essere nel rispetto di un ordine trascendentale.
Nel mondo degli umani a prevalere è la razionalità data da una attività del cervello che permette all’uomo di ripensare l’ordine precostituito e nello stesso tempo rimetterlo in discussione, cambiarlo spesso secondo meccanismi intrinsechi alla fallace quanto fragile natura umana impregnata di sentimentalismi e di evidenti limiti sulla capacità di conseguire una convivenza sociale omogenea. Solo all’uomo è stata concessa l’opportunità di percepire il creato in maniera consapevole e sono molti gli uomini che con profonda commozione e gratitudine in un turbinio di sensazioni di pura contemplazione riconoscono e rivivono pensandolo o descrivendolo. Una educazione religiosa, antropologica o filosofica obbligatoria nelle scuole è irrimandabile. La nostra povera ITALIA vive nella confusione più totale impregnata di ideologie le più disparate che purtroppo hanno seminato divisione e confusione. E’ sufficiente analizzare la predicazione di PANNELLA per rendersi conto qual tipo di profezie circolano in seno alla società italiana ancora bombardata da slogan come NON TOCCATE CAINO e LA DROGA LIBERA.
La LEALTA’ è l’opposto del TRADIMENTO. L’uomo riconosce le due categorie catalogandole in due atti che lo qualificano come normale o perverso. L’uomo EROICO detto più semplicemente VIRTUOSO/NORMALE come natura lo ha creato è colui che coltiva per suoi consimili sentimenti pacifici,benevoli,positivi. Ricordiamoci di un detto sempre valido più di qualsiasi legge umana: la tua libertà finisce dove inizia quella dgli altri.Il TRADITORE si è sempre circondato dell’attributo di INGANNATORE.Nella storia non si hanno notizie del TRADITORE che sacrifica la sua vita per una causa o per gli altri. L’EROE,invece, nella storia dell’uomo è colui che combatte contro il male, che difende il debole dal violento. L’EROE non colpisce mai alle spalle il nemico perchè sostenuto dall’idea di un ordine superiore che gli dà quella forza per combattere e vincere a viso aperto.
La storia è piena di TRADITORI, di ingannatori, di falsi, di sleali,di opportunisti,di impostori,di perfidi, di insinceri, di infidi che non sostenuti dalla forza mentale nè fisica si servono di qualsiasi altra arma per colpire. Non capaci di duellare a viso aperto pugnalano sempre alle spalle.

Una certa SIMONA,sposata, dal fisico gracile e di salute cagionevole, andata via da un altro lavoro per difficoltà economiche fu assunta da una ditta che invece Le assicurava una paga sicura, sindacalmente ineccepibile.La Simona era persona conosciuta, familiare, amica del titolare di impresa che in occasione di ricorrenze La elargiva di regali. I sorrisi e i ringraziamenti erano di casa. Mai una lamentela, mai una richiesta. Da sposata non riusciva ad avere figli. La voglia, però era tanta per cui si sottoponeva a cure pesanti che spossava ancor più il già fragile stato di salute.Il datore di lavoro , vedendola in tale stato di stanchezza, non ci faceva caso e anzi la spronava in tale progetto. Come si fa con i familiari la si consigliava di non stancarsi e di starsene in casa. Anche il suo camminare era diverso in quanto più che eseguire il movimento della deambulazione , ella si trascinava sui piedi. Dopo due tentativi la bella novella di una figlia in arrivo! Per sintesi diciamo che la bambina spesso si ammalava. Si capiva dal tram tram sempre in opera in quanto troppo spesso la SIMONA era sempre in contatto tramite il cellulare con la mamma o assistente che sia. L’imprenditore non ha mai fatto pesare queste anomalie che si riflettevano sul rendimento del lavoro. Certe comunicazioni col telefonino duravano decine di minuti ripetute spesso nell’arco della mattinata. La Simona poverina , tra lavoro,figlia,marito, si vedeva che arrancava, che era sofferente.
E’il 2012 anno di vendite in declino. La necessità volle di ridurre le spese.La vittima sacrificale si era autocandidata avendone, negli anni, assunto tutti i requisiti L’imprenditore che aveva una confidenza familiare le propose di andare via,per la salute dell’azienda ma anche per la sua salute. Avrebbe avuto si 640 euro in meno al mese ma di rimando avrebbe risparmiato la rata dell’asilo di 450 euro.
L’imprenditore ha liquidato la SIMONA secondo i conteggi. Tutto sembrava a posto. Invece no, in quanto dopo qualche mese arriva tramite il sindacato CISL la richiesta di 40.000,00.
Insomma, una bella cifra a fronte dei 10 anni retribuiti. Altre 350 euro al mese per aver lavorato PAR TIME. In pratica 1000 euro al mese per delle prestazioni date da una menomata e che per di più svolgeva un lavoro ridotto perchè impegnata in infinite conversazioni telefoniche, in soste a degustare caffè e in chiacchiere col collega tizio.
Cosi funzionano le piccole imprese che non hanno un capo personale con il compito di rendicontare l’operato di ogni lavoratore.
Se in una piccola azienda non si produce valore aggiunto diventa necessario, indispensabile procedere alla riduzione delle spese.

Per capire quanto il mondo dell’ impresa sia inesorabilmente sottopposta a ogni genere di pressioni talvolta in maniera anche crudele racconto di una cliente che necessitava essere servita di alcuni articoli che non le erano stati consegnati per manchevolezze intrinseche all’azienda fornitrice,in quel momento, colpita da eventi negativi di salute. Ebbene la cliente si espresse dicendo che a lei dei problemi di salute dei titolari non interessava nulla pretendendo la consegna urgente delle merci pena l’annullamento dell’ordine.. Giusto ragionamento in quanto la mancata consegna delle merci aveva messo in pericolo l’esistenza dell’azienda della cliente causando un mancato incasso. Purtroppo le piccole imprese private sottostanno a una serie di regole diverse da quelle in uso nelle aziende di grandi dimensioni e in special modo di quelle a conduzione statale rette dai CONTRIBUENTI.
Da qui si evince la grande disparità di situazioni a cui va incontro l’impresa familiare spesso alla mercè di lavoratori quasi disabili o volutamente in malafede che spalleggiati da una legislazione sul lavoro, spudoratamente, copre ogni sorta di negatività contrarie alla legge ben più reale e inesorabile che è quella del libero mercato che esige tempismo e una efficienza in cui non c’è posto per la solidarietà umana. Per quest’ultimo caso per la piccola impresa c’è solo la via di cessare l’attività, di abbassare la serranda in quanto, qui , nella RES PUBBLICA ITALIANA , non è contemplato nè la riduzione di stipendi nè è possibile chiedere ai lavoratori un impegno maggiore o di effettuare qualche ora in più per ricuperare il tempo perso con telefonini e sigarette, varie riunioni utili alle chiacchiere e gli immancabili caffè.
UFFICIO DEL LAVORO
In ITALIA, il paese dove l’unica libertà concessa è quella del PARLARE, esiste un ufficio , uno dei tanti uffici inventati e pensati con la funzione di portare soldi nelle casse dello STATO permanentemente bisognoso di danari che tutti sapete in quali tasche vanno a finire. Tale ufficio si chiama ipocritamente UFFICIO DEL LAVORO che è un organo con compiti REPRESSIVI naturalmente ANTICOSTITUZIONALI. L’UFFICIO DEL LAVORO ha senso se tutela tale DIRITTO e invece è palesamente contro gli artt. 3e 4 in cui si riconosce ai cittadini di poter liberamente svolgere qualsiasi attività lavorativa con l’invito a CONTRIBUIRE secondo le proprie possibilità. Ebbene altre leggi negano tali DIRITTI che vengono calpestati come su descritto tramite cittadini al soldo del padrone. I metodi usati sono peggio di quelli medioevali. Il signorotto del tempo per raccogliere le tasse usava nei confronti dei contribuenti ed evasori ritorsioni corporali tutto sommato guaribili. Oggi l’intervento dei nuovi MANDANTI AGUZZINI si materializza nella compilazione di verbali che più della frusta diventano strumenti di orrenda malvagità e mostruosità persecutoria capace di aggredire ogni piccolo bene intestato al malcapitato spesso costringendolo a un atto di indicibile crudeltà quale è il suicidio. Nessuno ha denunciato nè perseguito lo STATO ITALIANO per istigazione e favoreggiamento al suicidio che è una diretta conseguenza del metodo persecutorio che portano lentamente il cittadino a erodere il fragile equilibrio psichico di cui madre natura dota ogni essere animale. Un’aggressione spesso gratuita,insensata, unilaterale che mette a dura prova l’innato diritto alla PROPRIA LIBERTA’. Sottolineo che sto esaminando il mondo dell’impresa. Di un sistema produttivo il cui obiettivo è quello di creare beneficio per se stesso/imprenditore ma anche per la comunità in cui vive e che vigliaccamente viene sanzionato da un sistema di controllo composto da cittadini passivi e fasulli spesso limitati di razionalità e di qualsiasi iniziativa creativa però particolarmente solerti e istruiti a distruggere il cittadino dinamico, intuitivo,coraggioso che trova e riversa nel lavoro le proprie motivazioni esistenziali. Un apparato di controllo quindi incopetente assoldato con mansioni non si capisce con quali finalità se non autolesioniste.
I CONTROLLORI a presidio di chi produce sono quindi una PIAGA.Un esercizio dannoso che si contrappone in maniera spesso devastante nei confronti di chi crea e dà lavoro. L’UFFICIO DEL LAVORO , un ente inutile, concepito secondo logiche MEDIOEVALI, creato ad hoc per fannulloni. Un lavoro inventato , improduttivo deleterio contro le piccole imprese con 1/2-20 lavoratori. Per i governi una maniera per drenare danari per poi sperperarli secondo criteri conosciuti. Esempio eclatante. ALITALIA che pubblicamente propone , per tenere in piedi l’azienda, la riduzione degli stipendi e licenziamenti. Perchè ad ALITALIA viene concesso tale elasticità, la riduzione delle buste paga e alle piccole imprese viene negato? Quali i principi e i diritti calpestati dalla piccola impresa e parimenti salvaguardati in ALITALIA?
Come detto il COMPARTIMENTO LAVORO è afflitto da enormi controsensi e appesantito da una legislazione che è un OSTACOLO a ogni ripresa economica avvilendo e gambizzando sul nascere ogni tentativo dei cittadini vogliosi di fare impresa.

E’ recente l’abolizione dei VOUCHER. Un criterio snello, un metodo come un’altro atto a combattere il lavoro nero e che consentiva allo STATO ITALIANO occupato da TRUFFATORI di incassare il 25% di tasse.
Non è poco in quanto dava l’opportunità a tanti agricoltori di utilizzare manodopera utile per sbrigare quei lavori stagionali limitati a 3/10 giorni. Una forma per educare e consentire a piccoli produttori di stare dentro la LEGALITA’. Attenzione, per un piccolo agricoltore non è poco regalare 250 euro a uno STATO guidato da malfattori che senza interpellare i cittadini si accreditano di mille e uno privilegi trascurando di creare servizi efficienti come le strade che invece son diventate un pericolo costante, una trappola per gli automobilisti che debbono spesso ricorrere al meccanico per ripristinare avantreni, ammortizzatori e braccetti. E ancor più grave lo scoppio della gomma evento da non escludere con conseguenze dannose anche alla incolumità della persona.
Negare a un parente o amico di dare un contributo gratuitamente è anch’esso un provvedimento demenziale che limita la libertà.
Lo STATO ITALIANO è violento imponendo di vestire scarponi, guanti e quant’altro in nome non si capisce bene di quale sicurezza. La violazione di tali norme contemplano sanzioni gravose quanto insensate.
Lo STATO ITALIANO governa con le TASSE e con le SANZIONI senza senso. Lo STATO ITALIANO favorisce l’incremento dei TRUFFATORI e dei TRADITORI e DESTABILIZZA quell’unione cosi faticosamente raggiunta conseguenza di tre guerre d’indipendenza.

Augurabile l’applicazione del SISTEMA CALCIO al mondo del lavoro autonomo che si regge sulla produttività. Se un’azienda non produce ,è ovvio deve chiudere. In ITALIA, sempre più spesso è lo STATO ITALIANO a far chiudere le imprese familiari e le piccole imprese con pochi dipendenti perchè sempre più spesso si trovano nell’incapacità di sostenere il peso delle TASSE sempre più pesanti. Un controsenso in quanto lo logica vuole che il bene del cittadino viene prima di quella dello STATO. Un controsenso che il CITTADINO deve rinunciare al suo lavoro perchè non riesce a sostenere i fannulloni della immensa BUROCRAZIA dello STATO ITALIANO
Nel mondo del pallone i giocatori vengono assunti con un contratto a termine rescindibile in ogni momento con l’applicazione delle penali per il calciatore che cambia casacca. L’ingaggio è fisso per un certo periodo, scaduto il quale può essere ricontrattato sulla base del rendimento. Inoltre le società calcistiche elargiscono premi
in base agli obbiettivi raggiunti e sugli avanzamenti conseguiti nelle varie coppe intercontinentali. La retrocessione in categorie inferiori, è ovvio, comporta una riduzione dell’ingaggio. Un ingranaggio logico, perfetto che non sfrutta nè offende i DIRITTI. Semplicemente il calciatore , in vista di un lavoro/ingaggio migliore si accasa con un altro datore di lavoro.

2)FAMIGLIA. La FAMIGLIA è una entità primaria di società. Nelle società occidentali con tradizioni religiose cristiane la famiglia è concepita come l’unione tra un uomo e una donna. Per il credente è un vincolo indissolubile “l’uomo non separi ciò che Dio ha unito”. Tale monito di un saggio, profeta o uomo divino che sia pone ai tempi di oggi una infinità di quesiti. Non è difficile comprendere che l’unione di un uomo e una donna ha uno scopo ben preciso che è quello di perpetuare la specie umana. Una funzione semplice,elementare, naturale. Un procedimento universale a cui sono sottomesse tutte le specie animali ma anche vegetali. Si tratta di un mistero il cui programma è tutto da scoprire. E l’uomo razionale dotato di un cervello dinamico non si accontenta al solo guardare, osservare e ammirare. L’homo è un animale sapiens. Ma usa molto male il meccanismo pensante detto” cervello”che dovrebbe servire per migliorare l’ambiente. Nonostante la sua illusione e buona volontà ,l’istinto dell’uomo è sempre lo stesso:disubbidire,SFIDARE l’ordine imposto cosi da imporre la sua LIBERTA’ MALEFICA contro un qualcosa di indefinito, di immutabile BENEFICA. L’uomo, dotato di cervello evoluto,modifica,inventa,si affanna,distrugge e costruisce freneticamente secondo un programma incomprensibile. Vedi le armi convenzionali e quelle nucleari tutte pronte per la festa finale con i fuochi d’artificio. Fermo qui la mia breve riflessione e considerazione sull’uomo. Un inciso doveroso per ritornare e continuare a parlare della FAMIGLIA distrutta dalla smania dell’uomo di cambiare l’ORDINE DELLE COSE. Si sa che il sesso è una attività imposta,una furbizia, uno stratogiemma della natura per perpetuare la vita. Crudelmente diciamo che il soggetto subito dopo che ha compiuto l’atto sessuale non è più necessario e può anche morire.
La discendenza è assicurata.
L’uomo nella sua megalomania di onnipotenza ha dato al sesso delle connotazioni tutte sue e oggi ancor più di ieri ne ha stravolto l’utilità, la funzione.
L’uomo sapiens di oggi pensa che il sesso non sia un semplice atto riproduttivo bensi sia un’ attività di CONSUMO da usare secondo mille e altre fantasiose trovate. Fare sesso tra uomini o tra donne diventa quindi un motivo di richiesta ed essere legittimato e ancor più imposto e fatto riconoscere alla maggioranza della comunità come un DIRITTO.Niente da obiettare sulla libertà sessuale degli individui che la possano manifestare e interpretare nel proprio privato a piacimento e secondo il proprio grado di perversione. Diventa invece difficile e innaturale condividere l’idea che due maschi possano diventare genitori e allevare un bambino.Una bella pensata. E madre natura cosa dice? Lei, purtroppo lascia fare, non si immischia nelle faccende dei mortali. Lei , la natura non ha bisogno degli uomini, si diverte a lasciarli fare. Dopotutto l’estinzione degli uomini non pregiudicherà certamente l’equilibrio del macro universo. Quanti gli organismi viventi che si sono estinti e che si estinguono ancor oggi? Uno in più , uno in meno nel bilancio di una infinita contabilità non fa testo.

L’idea di uomo e di donna è una categoria del cervello, non un semplice concetto da modificare o rimuovere. E ogni forzatura in tal senso non si può non considerarlo un fatto perverso e pericoloso. Un atto gratuito dell’uomo sapiens che continua a sfidare l’onnipotenza di un equilibrio non modificabile. Un atto quindi demenziale e non necessario. Un capriccio più che una esigenza.
In questo Occidente annoiato e impegnato in continuazione nella ricerca di novità e originalità da consumare c’è una religione che più di una religione è una ideologia che si oppone in maniera ferma al degrado dei costumi. L’ideologia MUSULMANA infatti non accetta modifiche. Presso queste comunità si applica l’ubbidienza totale al CORANO scritto da Maometto. Il CORANO non è interpretabile nè modificabile, esso è il libro della verità, di DIO e guai all’uomo che pretende di cambiarne le indicazioni. In semplici parole il messaggio è chiaro, l’OCCIDENTE CRISTIANO è corrotto, portatore di disuguaglianze, di guerre insensate. Tutto concentrato nell’accumulo del danaro che è diventato RAGIONE DEL SUO VIVERE ED ESISTERE??!!!!. Che civiltà, che consolazione. Il DANARO elevato a DIVINITA’.
E in questa frenesia di ricerca del potere la FAMIGLIA, questa piccola entita’, questa piccola società scompare , trascurata, sacrificata per affermare il disegno diabolico del CONSUMISMO.
L’Italia che non ha neanche DANARI, ormai non ha neanche le FAMIGLIE, distrutte, divise,inesistenti,litigiose, povere grazie a una classe di POLITICANTI senza cultura, senza conoscenze,senza amor patrio,senza un progetto di società. Politicanti che navigano a vista, seguendo una rotta zigzagando secondo opportunità elettorali utili a tenerli al potere. POLITICANTI che non sanno quello che fanno impegnati solo al mero esercizio dell’imporrere tasse per coprire un bilancio sempre più in rosso per assicurarsi una vita lussuosa.
E’ di qualche mese fa l’impegno di alleggerire il prelievo fiscale sul lavoro onde aumentare le buste paga. Un intervento certamente di buona volontà come le 80 euro in busta paga ma strategicamente ERRATO. Anche questo provvedimento non sortirà gli effetti della tanto promessa e attesa CRESCITA. Rafforzare la piccola società della FAMIGLIA sarebbe invece un intervento che produrrebbe effetti positivi di lunga durata sia dal punto di vista economico, della crescita e ancora importante darebbe un impulso notevole per favorire la natalità. Un incentivo economico per ogni figlio ma anche un incentivo economico che favorisca l’unità dei coniugi che spesso per futili motivi tendono a dividersi.
In questo momento di recessione, di stasi economica causa la codardia dei politicanti a introdurre correzioni onde combattere l’enorme disuguaglianza,Concentrare , investire sulla famiglia e non sul singolo diventa un’azione necessaria e non discriminante. Se rafforzare la famiglia diventa determinante per le sue molteplici funzioni di carattere sociale ed economico, l’apporto del singolo, invece, si riduce a un contributo marginale limitato al solo aspetto del ruolo di consumatore. Tale ultimo concetto è estendibile a tutti i cittadini che per scelta amano vivere altre condizioni di vita.

Il compito dello STATSTA è quella di vedere nell’insieme una societa

IN LAVORAZIONE

LAVORO, FAMIGLIA,SOCIETA’ultima modifica: 2017-02-25T14:05:36+01:00da giusetilocca44
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