Set 28, 2018 - Senza categoria    Commenti disabilitati su L’Italia in mano al potere giudiziario che frena e annulla le riforme del cambiamento.

L’Italia in mano al potere giudiziario che frena e annulla le riforme del cambiamento.

Contabilmente lo Stato Italiano è un paese fallito. Il debito accumulato è importante. Una situazione delicata, esplosiva che in mano ai creditori possono decidere da un momento all’altro di non finanziarlo richiedendone la restituzione. E questo malaugurato evento può avvenire data la scarsa credibilità e fiducia dei creditori nei confronti del Governo giallo/verde anch’esso incapace di programmare interventi salutari che diano veramente un impulso di crescità o perlomeno di intervenire con provvedimenti efficaci per contenere gli sprechi che sono tutti li ben esposti a testimoniare che il paese Italia continua a vivere sopra le proprie possibilità. I paesi soci europei segnalano le anomalie di questa Italia sperperona che continua a elargire emolumenti e ogni sorta di privilegi ai suoi amministratori. Una anomalia macroscopica ed evidente da sola sufficiente per misurare la temperatura dell’avidità dei funzionari statali italiani sordi a ogni richiamo senza peraltro manifestare vergogna. L’apparato statale dovrebbero rappresentare il meglio dell’Italianità promanando orgoglio manageriale sempre disponibile a difesa del sacro suolo patrio, dei suoi abitanti e di quella grande storia romana e rinascimentale che il mondo ci invidia. E invece no, i nostri dirigenti non guardano né indietro , né avanti, sono intenti tutti a banchettare e coltivare il piccolo e miserabile orticello del momento e arroganti e indisponibili a qualsiasi comparazione con i cugini dirigenti europei, imperterriti difendono il loro status acquisito con la frode. E quando qualcuno tenta , non dico di scardinarne, ma solo di scalfirne qualche spicciolo ,volgari e chiassosi si appellano a ogni tipo di leggi che ne garantiscano l’inviolabilità considerando sacrilego ogni tentativo di cambiamento. Un vero castello , quello dei DIRITTI ACQUISITI, inventato da impostori stregoni che si spacciano per esperti del DIRITTO e che vogliono far credere al popolo sottomesso dei diseredati che i DIRITTI ACQUISITI non si toccano. Capito? La sconfitta economica è li. Una vera Caporetto. Un disastro economico annunciato. Inarrestabile che continua ad erodere i conti del paese Italia dove tutto degrada , compiacente fino ad ieri il sistema di potere politico altrettanto interessato affinchè niente cambi. Impossibile rialzarsi. Tutti i decreti sia “del buon senso” sia “ contro la povertà” saranno destinati al fallimento. Il partito che cavalca e si oppone a ogni cambiamento è forte e numeroso, pronti a riesumare e contrapporre il teorema della “ INCOSTITUZIONALITA’ ”

I cittadini chiedono ai signori del consiglio della Corte Costituzionale di diminuirsi lo stipendio in nome di milioni di giovani senza lavoro? No, non si può, è anticostituzionale. I ladri entrano nelle case, depredano i negozi, scippano? Al cittadino è proibito reagire, non è un suo compito. I migranti violentano, infastidiscono. Non è colpa loro. Colpa del nostro modo di vestire e della nostra cultura permissiva. Milioni sono le persone che stazionano apparentemente inerte e annoiate nelle piazze e in ogni angolo delle città. In effetti sono vigilissime, attente a cogliere ogni occasione, come bestie, pronte a scattare e saltare addosso a depredare le prede più deboli. Droga , elemosina ,scippi sono attività correnti esercitate per lo più da extracomunitari . I cittadini italiani si sentono insicuri dentro le loro case? Non è importante , prima viene la dottrina del tanto decantato STATO DI DIRITTO che tutela i mascalzoni rimettendoli in circolazione l’indomani liberi di rifare un crimine più grave. Che confusione. Quanta ridicolaggine.

Ma iI cittadini bastonati, offesi, oltraggiati hanno capito tutto e si schierano compatti contro ai governanti che insistono per l’accoglienza illimitata e che considerano la “migrazione di massa” come una “RISORSA” Per chi? Per due aziende che riescono a sfruttarne la manodopera.?

Queste su esposte sono due evidenze su cui bisogna riflettere e che però necessitano una autocritica profonda da parte dei cosidetti luminari, dirigenti, dotati di curricula infiniti che hanno il dovere di riflettere sul ruolo altamente sociale di governare uno Stato per il quale compito necessitano e implicano, oltre al sapere di Pico della Mirandola, capacità soprattutto morali , umanitarie e di solidarietà di elevata levatura.

Agli altolocati gestori dello Stato si chiede quindi una grande prova. Non quella totale a cui si sottopongono gli eroi donando la propria vita ma un esempio,una vera semplice “ rivoluzione culturale” pacifica fatta di rinunce come hanno fatto i cittadini che si sono candidati nel movimento di “5 stelle.”

Da oggi, I grandi e super pagati Dirigenti Statali e non solo, che tanto hanno avuto dalla Repubblica Italiana, proclamino la loro Rivoluzione , la loro rinuncia a ogni tipo di vitalizi e stipendi faraonici e si rendano disponibili secondo il principio de “La ragion di stato” tema che i nostri ben ferrati studiosi in giurisprudenza conoscono e compartecipino col governo tutto intento a sconfiggere la “POVERTA” e rendere l’Italia meno indebitata e gli Italiani meno paurosi a viverci.

Il Presidente del Consiglio costituzionale si dice incassa 549.000 ogni mese!!???. Sembra tre volte più del suo collega americano. Mi chiedo è sano di testa questo presidente ad accettare tale compenso? Strano non provi vergogna. Considerato che l’Italia è una stracciona di nazione, con un debito immenso che tende a crescere, mi domando,come sia possibile. Un Presidente dei giudici. Quali i suoi meriti. Quale il parametro usato per dare a un uomo di 80 anni 549.000 euro e a un’altro che esercita lo spazzino 1.000 euro. Considerandone l’utilità mi sembra che lo spazzino sia più utile di un Presidente. Se si ferma uno spazzino sono dolori per una città. Ma se si ferma un Presidente cosa mi comporta? Nulla io credo dal momento che non ho mai avuto problemi con la giustizia. Eppoi la giustizia in ITALIA funziona? Mi sembra di no. Tutti i cittadini hanno paura anche dei giudici che perseguitano i cittadini virtuosi lasciando i malavitosi liberi di compiere ogni genere di misfatto. Forse sono troppo maligno ma mi viene il sospetto che i giudiciitaliani siano d’ accordo con i lazzaroni in quanto quest’ultimi sono buoni clienti che portano lavoro e comunque è evidente il mutuo consenso a delinquere.

Lug 10, 2018 - Senza categoria    Commenti disabilitati su DI MAIO , SEI ANCORA UN RAGAZZO CHE DEVE STUDIARE e APPROFONDIRE TANTE DISCIPLINE:

DI MAIO , SEI ANCORA UN RAGAZZO CHE DEVE STUDIARE e APPROFONDIRE TANTE DISCIPLINE:

Caro DI MAIO, restituiscimi il voto. Ma che cazzo fai?,ministro del lavoro. Ti sei presentato come tutore dei piccoli imprenditori e lavoratori autonomi sofferenti di mille acciacchi che debbono pagare lautamente il tuo stipendio, quello dei dipendenti( a cui bisogna costruire la pensione+la sua buona uscita), deve sostenere le regioni, le provincie e i comuni, deve pagare l’imu, l’inail, il proprio consulente, l’affitto del magazzino, gli istituti della sicurezza con tutti gli aggiornamenti, la tredicesima, la quattordicesima, tassi bancari, tessera di categoria. Capisci o non capisci, caro DI MAIO, a quali impegni va incontro un cittadino che apre una attività.? Mica è come il tuo lavoro parassitario o dei tre milioni di dipendenti statali a cui piovono soldi a non finire senza responsabilità, senza mal di testa, sicuri che ogni 27 ritireranno lo stipendio. Una piccola attività invece costruisce giorno per giorno il suo mensile se poi come l’agricoltore ha la scalogna del tempo avverso allora addio raccolta e addio stipendio e magari col peso di dover pagare uno, due dipendenti. Tu sai come si gestisce una piccola attività, cartoleria, tabacchino, edicola, piccolo alimentarista , piccolo grossista?
Tutte queste e altre piccole attività sono gravate di variegati e variopinti pagamenti. Secondo te una piccola attività che per un un qualsiasi disgraziato motivo assume un lavoratore, domani si pente perchè si accorge che l’assunto è un lavativo , tu che soluzione proponi ? tre anni di stipendio per essere licenziato. Ma va e caga. Vergognati. Evidente. La proposta è partorita da uno squilibrato e non da un amministratore serio e sano di testa. Ma allora il tanto sbeffeggiato BERLUSCONI ha ragione? Tu , caro DI MAIO, sei a digiuno non solo di quelle informazioni utili per governare ma sei un semplice omuncolo senza sentimenti di patria, un pericoloso volpone che ti sei presentato in difesa degli imprenditori da cui hai preso tanti voti per poi schierarti con i nullafacenti e per favorire il lavoro nero e ti tante disgrazie che si verificheranno. Il tuo no contro i voucher fa anch’esso ridere. Ecco che senso ha questo cambiamento che certamente è peggiorativo.?

Non hai capito che il problema tutto italiano è la DISUGUAGLIANZA, la confusione diffusa fra i cittadini, creata da 70 anni di politica tutta protesa a creare privilegi di quel gruppo di statalisti a cui ora appartieni e che tiene in ostaggio noi produttori costretti a versare l’impossibile? Di tutto quel gruppo che si spaccia come la spina dorsale dello stato e che in effetti distrugge l’unico corpo sano, non lavativo ma efficiente e i soli che lavorano e contribuiscono a reggere le sorti di questa Repubblica fallita per merito degli emolumenti distribuiti a casaccio. ?Emolumenti fuori di ogni logica, oggi fatti passare e sostenuti dalla Corte Costituzionale come DIRITTI ACQUISITI. Tutta la magistratura è da indicare come TRADITORE di quei principi fondanti della Costituzione che raccomanda a non dilapidare le casse dello stato distraendo enormi capitali dai servizi utili ai cittadini.
Basta con le tasse. Basta con gli stipendi agli statali garantiti a vita. Basta con le tutele. Il lavoro deve essere liberalizzato. Ogni datore di lavoro ha il diritto di scegliere i più meritevoli e di mollare i prepotenti. Tutelare le aziende, i datori di lavoro è la priorità di questa Italia rovinata da una mentalità sindacalista anch’essa da mantenere dentro quei binari del loro ruolo istituzionale che, si deve concedere  di tutelare i diritti dei lavoratori ma non quella di pretendere dall’imprenditore la sua chiusura quando impossibilitato a garantire il salario. Il bilanciamento dei diritti è essenziale dando priorità all’imprenditore di poter rimanere aperto e continuare l’attività. Di valutare liberamente lo stato di salute della propria azienda e quindi di poter licenziare in presenza di crisi variegate ed evidenti che  limitano i consumi e di conseguenza gli incassi.

giuseppe tilocca

 

Giu 30, 2018 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Lo Stato Italiano deve smetterla di perseguitare i suoi cittadini virtuosi

Lo Stato Italiano deve smetterla di perseguitare i suoi cittadini virtuosi

Finalmente qualche politico prende atto e punta il dito su qualche delle innumerevoli piaghe di questa povera Italia. Ipocritamente il Sig. Agus , La Nuova Sardegna del 22giugno, fa una carrellata sulle problematiche mai affrontate che ostacolano non tanto la crescita quanto l’attuazione di quella giustizia sociale auspicabile e necessaria per milioni di cittadini italiani boccheggianti costretti a condurre una vita incolore e stentata causa la persistente disuguaglianza avvallata e conseguenza, ironia della sorte, della politica di una una classe politica che si proclama bandiera della lotta di classe.
Una contraddizione inspiegabile che il popolo finalmente è riuscita a leggere e , con le ultime elezioni del 4 di marzo, ha contribuito a cambiare pagina.
Famosi i ridicoli provvedimenti a favore delle unioni civili, fortemente minoritarie , a scapito delle famiglie abbandonate e sole a gestire crisi e problematiche sempre più gravi. Sig. Agus solo adesso si accorge dell’impossibilità di operare per una politica sociale drastica perchè “buona parte delle risorse sono INGESSATE dalle spese fisse”?. Guarda caso promosse dal PD. Certamente si voleva riferire a quelle del carrozzone della Regione, Provincie, Partecipate e perchè no dei Comuni e di tutti quegli uffici Statali obsoleti creati per , si dice, controllare le malefatte dei cittadini con lavoro autonomo che leggi inique li costringono a pagare i propri persecutori. Non è una sparata in quanto a testimoniare il sistema persecutorio ci sono le centinaia di suicidi di imprenditori, disperati per non aver potuto far fronte ai pagamenti insensati imposti da un organo quale è Equitalia, famelico di danaro per poi ridistribuire, termine più appropriato, sperperare fra le classi agiate dominanti del pubblico impiego.
Si sa che gli uomini siamo degli esseri viventi complessi e la debolezza psichica è uno dei nostri limiti che può portare all’autodistruzione quando si ascolta il sentimento dell’orgoglio che si ribella per non sottostare alla prepotenza. La mafia , quando uno non paga lo uccide. Lo Stato quando un cittadino non paga gli crea attorno e lo dota di tutti gli strumenti per ammazzarsi. Il risultato detto secondo un principio matematica è Stato uguale mafia. Detto letteralmente si chiama ASSASSINIO. Politicamente si chiama DELITTO di Stato. Storicamente da riportare e appuntare nei testi scolastici da tramandare a memoria dei futuri cittadini.

A Sig. Paolo Maninchedda invece , La Nuova Sardegna del 22 giugno, bisogna dare un attestato di riconoscenza e merito per il suo commento indirizzato “a un fisco inadeguato e persecutorio etc. etc.” Concetti sacrosanti. Un argomento non rimandabile e da risolvere urgentemente. E’ inconcepibile avere uno STATO perennemente contro il cittadino pacifico, ostacolato in ogni modo nel lavoro anche di tutti i giorni. Vedi le azioni provocatorie di certi vigili che contravvenzionano gli scaricatori per aver invaso di 20cm il passaggio pedonale. La Repubblica Italiana, un paese ormai ridicolo dove viverci diventa un’impresa e dove l’autorità viene interpretata in maniera falsa , imposta e applicata in maniera inadeguata e non conforme alle aspettative dei cittadini che la vogliono funzionante per la propria sicurezza e applicata contro i malavitosi.

In questa Povera Italia confusa e forse usata da potenti poteri segreti occorre, necessita, onde mettere riparo allo sconquasso morale e finanziario , di una vera rivoluzione, naturalmente pacifica. Una RIVOLUZIONE CULTURALE che parta dalla Scuola dando particolare importanza alla formazione dell’individuo come animale sociale a scapito di un individualismo da mantenere nell’ambito circoscritto alla persona intesa come soggetto libero e inviolabile ma non in contrapposizione alle esigenze e al bene della collettività. La costituzione in questo caso è eloquente e aiuta raccomandando a ogni cittadino di operare e contribuire ognuno secondo le proprie possibilità.
E’ doveroso spiegare e inculcare che TUTTI SIAMO UGUALI, che non esiste un lavoro più importante dell’altro e che anzi certi lavori umili sono necessari, determinanti e anche indispensabili nel buon funzionamento di una comunità. E allora i numerosissimi funzionari statali che godono di retribuzioni di 10/20/30/40/50 volte maggiori di altri cittadini , debbono capire e non ho dubbi che abbiano le capacità intellettive di comprendere che il merito può essere anche riconosciuto, calcolato e attribuito secondo altre misure tipo benemerenze e stime che per lo più si attribuiscono ai patrioti che hanno dato il loro contributo fattivo, spesso estremo, certamente non inseguendo il vile danaro.
E quindi l’Italia ormai stremata e confusa necessita di un patto sociale. Di una pacificazione sociale promossa dallo Stato, vero rappresentante di tutti i cittadini, che si faccia carico delle sue responsabilità riprendendo il suo ruolo di coordinatore e promotore nell’assicurare a ogni cittadino di esprimersi nella legalità attraverso il lavoro, rinunciando al ruolo di persecutore .

Mag 27, 2018 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Matarella , chi è?Presidente? E di che?

Matarella , chi è?Presidente? E di che?

Povera Italia. Moribonda Italia. Non è una novità. E’ stato sempre cosi dal 476 d.c. , anno della caduta dell’impero romano d’occidente . Una crisi politica identitaria che tutt’ora perdura. A nostro favore e consolazione pesa nell’ago della bilancia la straordinaria parentesi del potere religioso identificato nella cristianità che colloca l’Italia come un paese miracolato dove sono nati e hanno operato geni di straordinaria ispirazione nel campo artistico e scientifico consegnandoci e tramandandoci opere di inestimabile valore e che oggi sono l’unico patrimonio e ricchezza di questa povera e mal amministrata Italia. La recente storia dell’unione dell’Italia è si segnata da tanto sangue versato ma anche da quella cronica incapacità di fare da soli. L’unità d’Italia ricordiamoci è stata possibile solo con l’aiuto del cittadino Garibaldi,più che generale un guerrigliero,della Francia, della Prussia e da un tradimento guerra 15/18. Una storia che dovrebbe far riflettere sia noi inermi cittadini ma specialmente gli agguerriti rappresentanti parlamentari che in 70 anni di Repubblica hanno pensato solo a fortificare le loro personali posizioni assieme a una pubblica amministrazione che vive nel lusso e nella certezza di un diritto cosiddetto acquisito che consente di battere cassa ogni 27 del mese. Una situazione amministrativa disastrosa, fallimentare che i ns cugini europei , giustamente ci rimproverano non solo ma che ci rinfacciano per il motivo che i loro manager percepiscono la metà degli stipendi dati ai nostri. Un’anomalia che perdura da sempre e che ogni anno concorre in maniera pesante ad ingrossare il nostro debito. Una sacrosanta verità quindi essere targati come furbastri e scrocconi. Una classifica vergognosa per la quale i nostri politicanti non hanno mai avuto orecchie che sentono. Imperterriti hanno continuato a perdurare negli sprechi e ad ingrossare il debito esponendo questa povera Repubblica a ogni sorta di ricatto. In pratica , per far vivere nel lusso, le nostre avide mummie, cosiddetti manager da strapazzo dai curriculum prestigiosi, l’l’Italia si è barattata la SOVRANITA’. Non eravamo nessuno, mai siamo stati qualcosa. Oggi peggio che mai siamo una nullità sottoposti a ogni tipo di ingerenze fatte di degradanti e umilianti richiami e minacce. Una situazione intollerabile e per la quale in uno scatto di dignità il popolo continuamente tradito, stanco, impoverito, depresso, incredulo , oggi, è disposto a rischiare e a cambiare tutto. Lo ha espresso con le ultime votazioni. Il popolo vuole giovani al governo. In Di Maio e in Salvini i cittadini hanno riposto la fiducia per il cambiamento. Un messaggio chiaro anche per la prima carica dello stato Matarella che invece fa lo gnorri disattendendo pure il regolamento della Carta Costituzionale. Sono giorni che questo signore temporeggia mettendo in dubbio la volontà del popolo e con questo facendo anche capire di non essere all’altezza del suo compito. Oppure di non conoscere la Costituzione. Di non sapere che il sig. Matarella è solo un rappresentante del popolo. Un garante SENZA POTERI se non quella di garantire l’unità territoriale e di essere il comandante supremo delle forze armate. Non di più Sig. Presidente della Repubblica Italiana. Si guardi e si raffronti alle poche monarchie costituzionali europee. Anch’esse hanno un ruolo di garanzia ma mai mi consta la regina d’Inghilterra si sia intromessa negli affari del Parlamento. Che Lei, Sig. Matarella crede di avere poteri superiori agli incoronati ? Suvvia Sig. Matarella , non si metta in mezzo nè di traverso e lasci fare a noi popolo. Noi abbiamo eletto i nostri rappresentanti dei due rami di parlamento. I nostri rappresentanti hanno l’incarico e il dovere di accordarsi a loro piacimento e di darci un governo. Lei si accontenti di prenderne atto e soprattutto di vigilare sul loro operato, che lavorino e specialmente mettano in pratica il programma promesso agli elettori. Infondi coraggio, determinazione . Li sproni a liberare l’Italia , a renderla indipendente, ordinata, austera degna di sedere in qualsiasi tavolo di contrattazione senza arrossire e vergognarsi. Sig. Matarella, voglio ricordarLe una cosa. Lei , a differenza dei Re e Regine, è stato eletto dal Parlamento che guarda caso ha il potere, volendo, di darLe il BEN SERVITO. Bastano 477 voti come si è proceduto con Leone e Cossiga.

Mag 15, 2018 - Senza categoria    Commenti disabilitati su GOVERNARE FACENDO DEFICIT E’ COME AGGIUNGERE ALTRI DEFICIENTI AI TANTI GIA ESITENTI

GOVERNARE FACENDO DEFICIT E’ COME AGGIUNGERE ALTRI DEFICIENTI AI TANTI GIA ESITENTI

In questa Italia dove brillano i confusionari non ci sarà mai pace.Troppi i cittadini che si spacciano per capaci.Troppi i cittadini che si propongono ad amministrare e vengono eletti per motivi parentali, di conoscenza, di interessi personali per aver usufruito privilegi.
E vada per la flat tax che indubbiamente è un sistema di tassazione non adatto a un paese come l’Italia piena zeppa di problemi di ogni genere che da 70 anni fluttuano e anzi se ne aggiungono per merito degli emeriti nostrani Improvvisati Governatori.
70 anni di Repubblica che doveva assicurare Libertà e Uguaglianza. Due termini usati e abusati e che però vengono continuamente calpestati proprio da chi è delegato a garantirli. E’ sempre la stessa domanda che da 50 anni mi pongo. Da quando uscito dal PSD per il motivo del famoso cittadino spregiativamente indicato come QUALUNQUISTA e che proclama di non aver fiducia nella politica e tanto meno nei partiti. Chi si propone ad essere eletto a governare , fino ad oggi, lo fa per interesse proprio ed esclusivo intendimento di appartenere a una CASTA. Tutti sappiamo cosa sia una CASTA. Ecco due definizioni:
1) Gruppo sociale chiuso, che si forma e si perpetua in genti e paesi di particolare cultura .
2)Classe di persone che si considera, per nascita o per condizione, separata dagli altri, e gode o si attribuisce speciali diritti o privilegi.
Ho conosciuto nella mia vita una infinità di questi imbecilli traditori che ancor oggi ostentano per l’appunto uno status sociale fatto di privilegi che non si capiscono le ragioni per cui sono stati creati e quando contestati difesi come DIRITTI ACQUISITI. Bella pacchia per gli unti dal Signore. Bella fregatura per tutti i cittadini con partita IVA costretti a versare per finire nelle tasche di tali USURPATORI. Un meccanismo di evidente truffa legato al concetto di legge. I truffatori prendono potere e legalmente si confezionano le leggi secondo criteri che soddisfino ogni capriccio. E non c’è ragione che tenga in quanto i danari per tali traditori debbono essere cacciati fuori al costo di fare , per l’appunto, DEFICIT. E’ una sentenza della Corte Costituzionale i quali vengono accreditati come depositari si della giustizia ma quella concepita per pochi “pro domo mea”. I cittadini in fila presso LE CARITAS non contano. Luminari del DIRITTO , quelli che ogni anno chiudono e aprono l’anno giudiziario acconciati di toga rossa con bordo di pelliccia di ermellino, cappello di velluto e talvolta guanti bianchi, anch’essi in linea di un potere stupido e anacronistico, si riempiono la bocca di GIUSTIZIA e di SOLIDEARIETA’. L’Italia, il paese dei proclami, della retorica,delle promesse, del nulla di fatto, è una bambola di vetro. Appariscente e fragile, inconsistente, povera ,ebbene l’Italia continua a mantenere una pubblica amministrazione tra le più pagata al mondo facendo debito. E cioè si chiedono danari in prestito per tenere nel lusso una pubblica amministrazione improduttiva e dannosa. Di questo stato di fatto il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA non ne parla mai. Il PRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE non ne parla mai. Cosi pure tutti gli scrocconi che hanno titoli di rappresentanza pagati dallo stato che bellamente se la ridono complice l’altro gruppo di parlamentari eletti che hanno si potestà di legiferare ma non lo fanno in quanto legati a doppio filo da leggi concepite da altri criminali. Il popolo vive soggiogato con la paura del peggio. Vive di speranza augurandosi tempi migliori. .

IN LAVORAZIONE

Apr 27, 2018 - Senza categoria    Commenti disabilitati su NAPOLITANO POLITICO STA MALE? E CHI SE NE FREGA?

NAPOLITANO POLITICO STA MALE? E CHI SE NE FREGA?

E chi se ne frega. Con questa frase mi unisco al coro di tanti Italiani che ambiscono a ripristinare un pò di uguaglianza e di fratellanza. E si cari giornalisti che vi scandalizzate. E si cari politicanti che tutto fate ad eccezione dei compiti assegnativi dal popolo.
Il militare francese che ha donato la sua vita per salvarne un’altra ha compiuto un atto eroico, altruista per il quale ogni parola spesa non illustrerebbe tale abnegazione. Un vero patriota, grande sublime uomo che la storia, ogni tanto, dona a una umanità sempre in ritardo e dimentica del suo vero ruolo in questo, per tanti versi, triste e sconsolato pianeta.
Napolitano ora, a 93 anni, è morente.E’ la fine di tutti gli uomini, forse che il Sig. Napolitano ne deve essere sdoganato? Quali i suoi meriti? Tante sono le cose che si rimproverano a questo uomo che ha vissuto nel lusso. La Repubblica Italiana lo ha riempito di danari. Oggi che ha 93 anni continua a percepirne in maniera smodata. Danari sottratti ai tanti giovani senza lavoro. Ai tanti pensionati dotati di 500 euro al mese. Quali i meriti di questo uomo che tutta la vita ha predicato LA SOLIDARIETA’? Forse a parole in quanto anche come comunista ha continuato a tradire i valori di una ideologia che predica la condivisione dei beni, il primariato della collettività nei confronti dell’individualismo.
Purtroppo GIORGIO NAPOLITANO è uno scandalo vivente. Impersona 70 anni di una politica che ha pensato a crearsi privilegi. Avete mai sentito quest’uomo prodigarsi per i cittadini sofferenti?
Questa mattina sono capitato in un bar/pasticceria. Una signora dai capelli biondi, vestita in maniera decorosa mi ha chiesto l’elemosina. Ci sono rimasto male perchè in genere l’elemosina la chiedono gli immigrati. Non ho potuto non pensare e raffrontare la situazione con l’ex Presidente Napolitano. Certamente quest’uomo suscita rancore e odio in molti Italiani. Vorrei che qualcuno ben pensante mi spieghi quali siano i motivi che giustifichino tali e tante differenze economiche tra un vecchio politicante e un vecchio che politicante non è? E allora, se i benpensanti non riescono a fugare le enormi perplessità che certi uomini suscitano perchè proposti come grandi statisti, sarebbe meglio che gli organi di informazione stiano cauti , osservino un pò di silenzio e non strombazzino più di tanto in quanto il popolo non è più disposto a farsi prendere per i fondelli.

Apr 5, 2018 - Senza categoria    Commenti disabilitati su La storia italiana è fatta si da tanti patrioti, ma molti di più sono i traditori politicanti che ne vanificano le azioni.

La storia italiana è fatta si da tanti patrioti, ma molti di più sono i traditori politicanti che ne vanificano le azioni.

Molti sono gli studiosi tra cui i ns conterranei come Marco M.Cipolla e Prezzolini che si sono cimentati con molta perspicacia a studiare e rappresentare gli aspetti più curiosi e divertenti della diversità umana degli Italiani. E se è anche vero che la razza umana è si composta da intelligenti, banditi e stupidi, è anche vero che gli stupidi al potere fanno più danno degli altri e ancor di più quando si qualificano democratici.

Ma anche Giuseppe Prezzolini ha una sua idea sui cittadini che ambiscono a gestire il potere. Li definisce FURBI. E’ una categoria ancora molto presente nella Repubblica Italiana, gode di molta stima, dura a morire e per ora ben radicata imperterrita continua a far soffrire i FESSI.

Una constatazione indubbiamente negativa sulla classe dirigente italiana e che è augurabile diventi oggetto di discussione. Una bella piattaforma su cui riflettere perchè il popolo non ha nulla da condividere con certi politicanti che si ostinano a strangolarlo, a dividerlo e a stravolgerne il panorama economico,culturale e unitario conquistato 150 anni fa da quello spirito risorgimentale che ha animato Mazzini e Garibaldi e le migliaia di giovani sacrificati per un ideale di unità.

RIPARTIRE, RIPULIRE sono le parole che si adattano al momento difficilissimo in cui si dibatte questa povera Italia avendo noi generazioni successive dimenticato i valori fondanti facendo riemergere quegli istinti individualistici, disgregatori ed egoistici a scapito dell’idea che “l’unione fa la forza”,

Ripartire con una scuola che imponga la sua autorità come strumento imprescindibile alla formazione del cittadino è doveroso e irrimandabile. Come pure Ripulire lo Stato italiano dai tanti rami secchi , improduttivi, parassitari si fa sempre più urgente onde ricreare un nuovo clima e ripristinare quel terreno italico cosi fecondo del DIRITTO alla vita dei giovani contro il non senso che propongono i DIRITTI ACQUISITI che li si vuole intoccabili e che per l’appunto sono una diga che frena e non fa ripartire né il lavoro, né l’economia.

Mar 12, 2018 - Senza categoria    Commenti disabilitati su POVERA ITALIA,FALLITA in preda a giudici,politici,generali manager che continuano a spolparla

POVERA ITALIA,FALLITA in preda a giudici,politici,generali manager che continuano a spolparla

Povera ITALIA. Una introduzione di commiserazione ma purtroppo crudamente realistica, Nascondere la verità, nascondere le cose come stanno , far finta di niente non porta a nulla e anzi acuisce , anticipa il disastro sempre più imminente se non si interviene subito, immediatamente , urgentemente. L’Italia , purtroppo è una nazione fallita. Tutti sappiamo che quando un soggetto esso qualsiasi è indebitato ha l’obbligo di restituire. E quando non si riesce a restituire , contabilmente, di fatto tale soggetto è da considerare fallito: la partita si chiude, si chiude l’azienda, si abbassa la serranda. Tutti sappiamo che l’Italia ha un debito importante impossibile da restituire restando le cose come sono oggi. Però i nostri amministratori fanno finta di nulla continuando a percepire emolumenti scandalosi. Sappiamo che per questo debito l’Italia paga 68 miliardi di interessi ai suoi creditori. Sappiamo anche che il debito invece di decrescere aumenta di 28 miliardi l’anno. Di fronte a questi numeri non intervenire è un suicidio . Siamo di fronte a un panorama economico disastroso che si presta a qualsiasi ricatto da parte dei nostri creditori quando, un bel giorno, decideranno di riavere indietro i loro soldi. E’ già successo e il fatto ha determinato la caduta del governo Berlusconi per metterne su un altro più compiacente ai creditori-usurai , guidato dall’ emerito prof. Monti , non eletto dal popolo bensi suggerito dall’Europa e ancorchè imposto dalla Germania.Tutti noi l’avevamo accolto con l’applauso per accorgerci subito dopo che il Monti non era uno dei nostri bensi era uno al servizio della Germania con il mandato di impoverire il popolo italiano. Una strategia andata a buon fine nonostante i pochi mesi di governo. In un battibaleno la sovranità dell’Italia è svanita con la sua indipendenza. Quindi zitti, bisogna stare quieti, non alzare la voce altrimenti saranno dolori. Il quadro a tutt’oggi è desolante in quanto ne và della nostra libertà, della dignità di un popolo ,della nostra autonomia e diritto ad amministrarci. L’ITALIA cosi amministrata, infatti, non è più uno stato sovrano.

Non la pensano cosi i nostri amministratori tutti dediti alla bella vita e a guerreggiare per la conquista del potere nonostante il quadro clinico di questa povera ITALIA sia gravissimo. Nel programma dei contendenti della ultima consulta elettorale del 4 marzo non c’è stato un accenno a un programma di taglio di spesa degli innumerevoli privilegi insensati di cui gode la categoria dei dirigenti statali in primis e di tutto il personale della Pubblica Amministrazione improduttiva col posto fisso che gode di coperture assistenziali negate alla classe dei lavoratori autonomi che sono i veri tartassati col compito di creare utili per poi versarli , sotto forma di tasse. .

Si è creata, in 70 anni di mala gestione, una situazione sociale esplosiva dove molti cittadini sono stati messi nella condizione di perdere il lavoro e costretti a umiliarsi e a capo chino mettersi in fila presso i centri caritatevoli per avere un pasto o ad emigrare. E’ un dato di fatto che merita un confronto con gli altolocati gerarchi della politica che si sono auto assegnati compensi nauseabondi utili non solo a soddisfare i bisogni primari ma addirittura a ingrossare un castelletto bancario inutilizzato e inutilizzabile in quanto incapaci di far impresa. Proprio cosi , sono soldi della comunità sottratti , spariti . Dovevano servire a creare servizi e lavoro e invece sono finiti in tasca a vecchi che non possono né sanno come rimetterli nel circuito economico. Una vera mostruosità che và contro ogni principio della solidarietà tanto raccomandata dalla Carta Costituzionale art. 3 che riconosce “pari dignità sociale” a tutti i cittadini e l’art. 4 raccomanda a ogni cittadino di contribuire secondo le proprie possibilità e non accantonare il sovrappiù in conti bancari del non senso. .

Purtroppo i ns politicanti non fanno altro che continuare a promettere l’impossibile ai senza lavoro e assegnare piccole somme a lavoratori col posto fisso che sono un vero spreco e offesa ai cittadini che di lavoro non ne hanno.

Rimedio.Si fa urgente un vero PATTO SOCIALE fra tutti i 60 milioni di cittadini onde riconoscere l’incostituzionalità dei DIRITTI ACQUISITI che sono solo un espediente , sostenuto e difeso dal mondo giuridico, per conservare emolumenti inventati e fraudolentemente conseguiti. Ricordo a proposito della proposta di riduzione del 5% degli stipendi dei giudici della corte costituzionale. Vergognosamente fu annullata dagli interessati che hanno portato a giustificazione che i DIRITTI ACQUISITI non si toccano.!! Per effetto di questa mentalità milioni di Italiani hanno maturato il DIRITTO ACQUISITO alla povertà. Non prolungo l’analisi in quanto il tema è tanto ovvio e penoso , inoltre sarei tanto curioso avere delucidazioni dai nostri esperti e custodi del DIRITTO e conoscere quali sono i principi fondanti, antropologici ed etici che determinano la necessità di avere cittadini a vivere con 500 euro al mese e cittadini vecchi quanto inutili retribuiti con 50.000 euro al mese. Siamo sicuri che una scala di valori cosi scandalosa che valuta i cittadini 1 a 100 sia derivata dalle intenzioni dei padri costituzionali fondatori della Repubblica Italiana o abbia qualche giustificazione di qualche ordine universale che sfugge a noi popolo?

Un dimagrimento si richiede a tutta la Pubblica Amministrazione i cui fortunati lavoratori dipendenti godono dei più disparati incentivi.

Una pacificazione si fa urgente con gli imprenditori considerati evasori e quindi perseguitati oltre ogni umana sopportazione.

Il sistema APPALTI è completamente da cambiare. Come pure si deve smettere di impaurire, assillare, tormentare e perseguitare i cittadini morosi. Di sanzionarli triplicandone le cartelle.

Banche e partecipate fallite meritano considerazioni a parte e che sono una delle tante note dolenti di un sistema corrotto e impunito al quale è permesso di scialacquare per poi essere rifinanziato con i soldi pubblici. Le imprese private quando abbassano la serranda non godono di tali trattamenti con i titolari e dipendenti disoccupati..

Da questa brevissima analisi è evidente l’assenza di una logica e che tutto viene affidato al caso.

Oppure , mi domando. La razza umana è si composta da intelligenti, banditi e stupidi? Una graduatoria crudele,insensata,indegna di una società civile e solidale. Eppure crudelmente applicata e voluta da uomini spregevoli, senza scrupoli a cui non si riesce mettere freno. Non c’è via d’uscita.L’uguaglianza è una utopia come pure la solidarietà per cui si fa obbligo chinare il capo e accettare l’analisi del pensatore Marco M. Cipolla che afferma che gli stupidi al potere fanno più danno degli altri e ancor di più quando si qualificano democratici. Sconsolatamente e perdurando una tale classe dirigenziale i futuri nascituri Italiani non avranno scampo e per i quali è già segnato il triste destino che Dante riservava ai condannati all’inferno: lasciate ogni speranza per voi che entrate.

Ma anche Giuseppe Prezzolini , egli pure studioso della natura umana tutta italica, ha una sua idea sui cittadini che ambiscono a gestire il potere. Li definisce FURBI. E’ una categoria ancora molto presente nella Repubblica Italiana, gode di molta stima, dura a morire e per ora ben radicata imperterrita continua a far soffrire i FESSI.

Mar 12, 2018 - Senza categoria    Commenti disabilitati su POVERA ITALIA, FALLITA ma i furbi giuristi,politici,generali,manager continuano a spolparla

POVERA ITALIA, FALLITA ma i furbi giuristi,politici,generali,manager continuano a spolparla

Povera ITALIA. Una introduzione di commiserazione ma purtroppo crudamente realistica, Nascondere la verità, nascondere le cose come stanno , far finta di niente non porta a nulla e anzi acuisce , anticipa il disastro sempre più imminente se non si interviene subito, immediatamente , urgentemente. L’Italia , purtroppo è una nazione fallita. Tutti sappiamo che quando un soggetto esso qualsiasi è indebitato ha l’obbligo di restituire. E quando non si riesce a restituire , contabilmente, di fatto tale soggetto è da considerare fallito: la partita si chiude, si chiude l’azienda, si abbassa la serranda. Tutti sappiamo che l’Italia ha un debito importante impossibile da restituire restando le cose come sono oggi. Però i nostri amministratori fanno finta di nulla continuando a percepire emolumenti scandalosi. Sappiamo che per questo debito l’Italia paga 68 miliardi di interessi ai suoi creditori. Sappiamo anche che il debito invece di decrescere aumenta di 28 miliardi l’anno. Di fronte a questi numeri non intervenire è un suicidio . Siamo di fronte a un panorama economico disastroso che si presta a qualsiasi ricatto da parte dei nostri creditori quando, un bel giorno, decideranno di riavere indietro i loro soldi. E’ già successo e il fatto ha determinato la caduta del governo Berlusconi per metterne su un altro più compiacente ai creditori-usurai , guidato dall’ emerito prof. Monti , non eletto dal popolo bensi suggerito dall’Europa e ancorchè imposto dalla Germania.Tutti noi l’avevamo accolto con l’applauso per accorgerci subito dopo che il Monti non era uno dei nostri bensi era uno al servizio della Germania con il mandato di impoverire il popolo italiano. Una strategia andata a buon fine nonostante i pochi mesi di governo. In un battibaleno la sovranità dell’Italia è svanita con la sua indipendenza. Quindi zitti, bisogna stare quieti, non alzare la voce altrimenti saranno dolori. Il quadro a tutt’oggi è desolante in quanto ne và della nostra libertà, della dignità di un popolo ,della nostra autonomia e diritto ad amministrarci. L’ITALIA cosi amministrata, infatti, non è più uno stato sovrano.

Non la pensano cosi i nostri amministratori tutti dediti alla bella vita e a guerreggiare per la conquista del potere nonostante il quadro clinico di questa povera ITALIA sia gravissimo. Nel programma dei contendenti della ultima consulta elettorale del 4 marzo non c’è stato un accenno a un programma di taglio di spesa degli innumerevoli privilegi insensati di cui gode la categoria dei dirigenti statali in primis e di tutto il personale della Pubblica Amministrazione improduttiva dal posto fisso che gode di coperture assistenziali negate alla classe dei lavoratori autonomi che sono i veri tartassati col compito di creare utili per poi versarli , sotto forma di tasse. .

Si è creata, in 70 anni di mala gestione, una situazione sociale esplosiva dove molti cittadini sono stati messi nella condizione di perdere il lavoro e costretti a umiliarsi e a capo chino mettersi in fila presso i centri caritatevoli per avere un pasto o ad emigrare. E’ un dato di fatto che merita un confronto con gli altolocati gerarchi della politica che si sono auto assegnati compensi nauseabondi utili non solo a soddisfare i bisogni primari ma addirittura a ingrossare un castelletto bancario inutilizzabile. Proprio cosi , sono soldi della comunità sottratti , spariti . Dovevano servire a creare servizi e lavoro e invece sono finiti in tasca a vecchi che non possono né sanno come rimetterli nel circuito economico. Una vera mostruosità che và contro ogni principio della solidarietà tanto raccomandata dalla Carta Costituzionale art. 3 che riconosce “pari dignità sociale” a tutti i cittadini e l’art. 4 raccomanda a ogni cittadino di contribuire secondo le proprie possibilità e non accantonare il sovrappiù in conti bancari del non senso. .

Purtroppo i ns politicanti non fanno altro che continuare a promettere l’impossibile ai senza lavoro e assegnare piccole somme a lavoratori col posto fisso che sono un vero spreco e offesa ai cittadini che di lavoro non ne hanno.

Rimedio.Si fa urgente un vero PATTO SOCIALE fra tutti i 60 milioni di cittadini onde riconoscere l’incostituzionalità dei DIRITTI ACQUISITI che sono solo un espediente , sostenuto e difeso dal mondo giuridico, per conservare emolumenti inventati e fraudolentemente conseguiti. Ricordo a proposito della proposta di riduzione del 5% degli stipendi dei giudici della corte costituzionale. Vergognosamente fu annullata dagli interessati che hanno portato a giustificazione che i DIRITTI ACQUISITI non si toccano.!! Per effetto di questa mentalità milioni di Italiani hanno maturato il DIRITTO ACQUISITO alla povertà. Non prolungo l’analisi in quanto il tema è tanto ovvio e penoso , inoltre sarei tanto curioso avere delucidazioni dai nostri esperti e custodi del DIRITTO e conoscere quali sono i principi fondanti, antropologici ed etici che determinano la necessità di avere cittadini a vivere con 500 euro al mese e cittadini vecchi quanto inutili retribuiti con 50.000 euro al mese. Siamo sicuri che una scala di valori cosi scandalosa che valuta i cittadini 1 a 100 sia derivata dalle intenzioni dei padri costituzionali fondatori della Repubblica Italiana o abbia qualche giustificazione di qualche ordine universale che sfugge a noi popolo?

Un dimagrimento si richiede a tutta la Pubblica Amministrazione i cui fortunati lavoratori dipendenti godono dei più disparati incentivi.

Una pacificazione si fa urgente con gli imprenditori considerati evasori e quindi perseguitati oltre ogni umana sopportazione.

Il sistema APPALTI è completamente da cambiare. Come pure si deve smettere di impaurire, assillare, tormentare e perseguitare i cittadini morosi. Di sanzionarli triplicandone le cartelle.

Banche e partecipate fallite meritano considerazioni a parte , nota dolente di un sistema corrotto e impunito ai quali è permesso di scialacquare per poi essere rifinanziate con i soldi pubblici. Le imprese private quando abbassano la serranda non godono di tali trattamenti con i titolari e dipendenti disoccupati..

Da questa brevissima analisi è evidente l’assenza di una logica e che tutto viene affidato al caso.

Oppure , mi domando. La razza umana è si composta da intelligenti, banditi e stupidi? Una graduatoria crudele,insensata,indegna di una società civile e solidale. Eppure crudelmente applicata e voluta da uomini spregevoli, senza scrupoli a cui non si riesce mettere freno. Non c’è via d’uscita.L’uguaglianza è una utopia come pure la solidarietà per cui si fa obbligo chinare il capo e accettare l’analisi del pensatore Marco M. Cipolla che afferma che gli stupidi al potere fanno più danno degli altri e ancor di più quando si qualificano democratici. Sconsolatamente e perdurando una tale classe dirigenziale i futuri nascituri Italiani non avranno scampo per i quali è già segnato il triste destino che Dante riservava ai condannati all’inferno: lasciate ogni speranza per voi che entrate.

Ma anche Giuseppe Prezzolini , egli pure studioso della natura umana tutta italica, ha una sua idea sui cittadini che ambiscono a gestire il potere. Li definisce FURBI. E’ una categoria ancora molto presente nella Repubblica Italiana, gode di molta stima, dura a morire e per ora ben radicata imperterrita continua a far soffrire i FESSI.