Mar 12, 2018 - Senza categoria    Commenti disabilitati su POVERA ITALIA,FALLITA in preda a giudici,politici,generali manager che continuano a spolparla

POVERA ITALIA,FALLITA in preda a giudici,politici,generali manager che continuano a spolparla

Povera ITALIA. Una introduzione di commiserazione ma purtroppo crudamente realistica, Nascondere la verità, nascondere le cose come stanno , far finta di niente non porta a nulla e anzi acuisce , anticipa il disastro sempre più imminente se non si interviene subito, immediatamente , urgentemente. L’Italia , purtroppo è una nazione fallita. Tutti sappiamo che quando un soggetto esso qualsiasi è indebitato ha l’obbligo di restituire. E quando non si riesce a restituire , contabilmente, di fatto tale soggetto è da considerare fallito: la partita si chiude, si chiude l’azienda, si abbassa la serranda. Tutti sappiamo che l’Italia ha un debito importante impossibile da restituire restando le cose come sono oggi. Però i nostri amministratori fanno finta di nulla continuando a percepire emolumenti scandalosi. Sappiamo che per questo debito l’Italia paga 68 miliardi di interessi ai suoi creditori. Sappiamo anche che il debito invece di decrescere aumenta di 28 miliardi l’anno. Di fronte a questi numeri non intervenire è un suicidio . Siamo di fronte a un panorama economico disastroso che si presta a qualsiasi ricatto da parte dei nostri creditori quando, un bel giorno, decideranno di riavere indietro i loro soldi. E’ già successo e il fatto ha determinato la caduta del governo Berlusconi per metterne su un altro più compiacente ai creditori-usurai , guidato dall’ emerito prof. Monti , non eletto dal popolo bensi suggerito dall’Europa e ancorchè imposto dalla Germania.Tutti noi l’avevamo accolto con l’applauso per accorgerci subito dopo che il Monti non era uno dei nostri bensi era uno al servizio della Germania con il mandato di impoverire il popolo italiano. Una strategia andata a buon fine nonostante i pochi mesi di governo. In un battibaleno la sovranità dell’Italia è svanita con la sua indipendenza. Quindi zitti, bisogna stare quieti, non alzare la voce altrimenti saranno dolori. Il quadro a tutt’oggi è desolante in quanto ne và della nostra libertà, della dignità di un popolo ,della nostra autonomia e diritto ad amministrarci. L’ITALIA cosi amministrata, infatti, non è più uno stato sovrano.

Non la pensano cosi i nostri amministratori tutti dediti alla bella vita e a guerreggiare per la conquista del potere nonostante il quadro clinico di questa povera ITALIA sia gravissimo. Nel programma dei contendenti della ultima consulta elettorale del 4 marzo non c’è stato un accenno a un programma di taglio di spesa degli innumerevoli privilegi insensati di cui gode la categoria dei dirigenti statali in primis e di tutto il personale della Pubblica Amministrazione improduttiva col posto fisso che gode di coperture assistenziali negate alla classe dei lavoratori autonomi che sono i veri tartassati col compito di creare utili per poi versarli , sotto forma di tasse. .

Si è creata, in 70 anni di mala gestione, una situazione sociale esplosiva dove molti cittadini sono stati messi nella condizione di perdere il lavoro e costretti a umiliarsi e a capo chino mettersi in fila presso i centri caritatevoli per avere un pasto o ad emigrare. E’ un dato di fatto che merita un confronto con gli altolocati gerarchi della politica che si sono auto assegnati compensi nauseabondi utili non solo a soddisfare i bisogni primari ma addirittura a ingrossare un castelletto bancario inutilizzato e inutilizzabile in quanto incapaci di far impresa. Proprio cosi , sono soldi della comunità sottratti , spariti . Dovevano servire a creare servizi e lavoro e invece sono finiti in tasca a vecchi che non possono né sanno come rimetterli nel circuito economico. Una vera mostruosità che và contro ogni principio della solidarietà tanto raccomandata dalla Carta Costituzionale art. 3 che riconosce “pari dignità sociale” a tutti i cittadini e l’art. 4 raccomanda a ogni cittadino di contribuire secondo le proprie possibilità e non accantonare il sovrappiù in conti bancari del non senso. .

Purtroppo i ns politicanti non fanno altro che continuare a promettere l’impossibile ai senza lavoro e assegnare piccole somme a lavoratori col posto fisso che sono un vero spreco e offesa ai cittadini che di lavoro non ne hanno.

Rimedio.Si fa urgente un vero PATTO SOCIALE fra tutti i 60 milioni di cittadini onde riconoscere l’incostituzionalità dei DIRITTI ACQUISITI che sono solo un espediente , sostenuto e difeso dal mondo giuridico, per conservare emolumenti inventati e fraudolentemente conseguiti. Ricordo a proposito della proposta di riduzione del 5% degli stipendi dei giudici della corte costituzionale. Vergognosamente fu annullata dagli interessati che hanno portato a giustificazione che i DIRITTI ACQUISITI non si toccano.!! Per effetto di questa mentalità milioni di Italiani hanno maturato il DIRITTO ACQUISITO alla povertà. Non prolungo l’analisi in quanto il tema è tanto ovvio e penoso , inoltre sarei tanto curioso avere delucidazioni dai nostri esperti e custodi del DIRITTO e conoscere quali sono i principi fondanti, antropologici ed etici che determinano la necessità di avere cittadini a vivere con 500 euro al mese e cittadini vecchi quanto inutili retribuiti con 50.000 euro al mese. Siamo sicuri che una scala di valori cosi scandalosa che valuta i cittadini 1 a 100 sia derivata dalle intenzioni dei padri costituzionali fondatori della Repubblica Italiana o abbia qualche giustificazione di qualche ordine universale che sfugge a noi popolo?

Un dimagrimento si richiede a tutta la Pubblica Amministrazione i cui fortunati lavoratori dipendenti godono dei più disparati incentivi.

Una pacificazione si fa urgente con gli imprenditori considerati evasori e quindi perseguitati oltre ogni umana sopportazione.

Il sistema APPALTI è completamente da cambiare. Come pure si deve smettere di impaurire, assillare, tormentare e perseguitare i cittadini morosi. Di sanzionarli triplicandone le cartelle.

Banche e partecipate fallite meritano considerazioni a parte e che sono una delle tante note dolenti di un sistema corrotto e impunito al quale è permesso di scialacquare per poi essere rifinanziato con i soldi pubblici. Le imprese private quando abbassano la serranda non godono di tali trattamenti con i titolari e dipendenti disoccupati..

Da questa brevissima analisi è evidente l’assenza di una logica e che tutto viene affidato al caso.

Oppure , mi domando. La razza umana è si composta da intelligenti, banditi e stupidi? Una graduatoria crudele,insensata,indegna di una società civile e solidale. Eppure crudelmente applicata e voluta da uomini spregevoli, senza scrupoli a cui non si riesce mettere freno. Non c’è via d’uscita.L’uguaglianza è una utopia come pure la solidarietà per cui si fa obbligo chinare il capo e accettare l’analisi del pensatore Marco M. Cipolla che afferma che gli stupidi al potere fanno più danno degli altri e ancor di più quando si qualificano democratici. Sconsolatamente e perdurando una tale classe dirigenziale i futuri nascituri Italiani non avranno scampo e per i quali è già segnato il triste destino che Dante riservava ai condannati all’inferno: lasciate ogni speranza per voi che entrate.

Ma anche Giuseppe Prezzolini , egli pure studioso della natura umana tutta italica, ha una sua idea sui cittadini che ambiscono a gestire il potere. Li definisce FURBI. E’ una categoria ancora molto presente nella Repubblica Italiana, gode di molta stima, dura a morire e per ora ben radicata imperterrita continua a far soffrire i FESSI.

POVERA ITALIA,FALLITA in preda a giudici,politici,generali manager che continuano a spolparlaultima modifica: 2018-03-12T10:50:44+01:00da giusetilocca44
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